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Crepet 'studia' linguaggio Von der Leyen: "Fragilità rassicurante, no a leader che gonfiano il petto"

"Bene i toni non enfatici, si percepisce gravità del momento"

Paolo Crepet
Paolo Crepet
06 marzo 2025 | 13.03
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La presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen, presentando a Bruxelles il piano Rearm Europe che sarà discusso oggi al summit Ue "è stata assolutamente condivisibile e rassicurante, confortante al di là del contenuto. Nel merito del contenuto non entro, non faccio il politico né l'economista. Parlo di psicologia della comunicazione alle masse: ho percepito nel linguaggio di Von der Leyen la gravità del momento. La sua fragilità. E noi oggi siamo fragili esattamente come lei". Parola di Paolo Crepet, psichiatra e sociologo, che guardando ai "toni non enfatici, all'incertezza del linguaggio" della leader europea dice all'Adnkronos: "Chi si gonfia il petto, mi fa paura. La forza persuasiva per far capire ai cittadini europei cosa stiamo rischiando sta anche nel balbettamento di quel discorso".

"Io da cittadino europeo non avrei mai accettato una persona prendere la parola annunciando una decisione così grave con sicurezza, col piglio di quella che dice 'è così, fatevene una ragione. Arrivederci, ho da fare'. I discorsi non sono retorici sempre stile Kennedy che va a Berlino e dice 'ich bin ein berliner'", rimarca lo psichiatra. "C'è la storia della persuasione sorridente e quella della persuasione complessa e difficile, che usa il linguaggio del dolore. Le donne riescono ad adoperarlo, noi uomini devo dire che spesso lo dimentichiamo. E guarda caso, Von der Leyen è una donna e lo ha usato. Mi dispiace che le altre non lo capiscano e che abbiano più paura di Parigi o Londra invece che di Mosca". Tornando alla psicologia della comunicazione? "Noi avremmo gradito una persona che dal pulpito mediatico gonfia il petto?", risponde Crepet. (di Roberta Lanzara)

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