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Pfizer, Burioni: "Due dosi vaccino efficaci contro varianti, una no"

"Nuovo studio su Lancet aiuta a spiegare cosa sta succedendo nel Regno Unito"

(Foto Afp)
(Foto Afp)
04 giugno 2021 | 17.59
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"Con due dosi" del vaccino anti-Covid di Pfizer/BioNTech "si inducono anticorpi che neutralizzano tutte le varianti di Sars-CoV-2", mentre "con una sola no. Questo potrebbe spiegare perché in Uk le varianti brasiliana e indiana stanno circolando". Lo sottolinea il virologo Roberto Burioni sul sito 'MedicalFacts' da lui fondato, sintetizzando e commentando i dati di "un lavoro appena uscito su 'The Lancet'". Uno studio "molto importante" che, "pur con alcune limitazioni, ci spiega cose di massima rilevanza".

"Sono stati presi i sieri di 250 pazienti dopo la prima dose e dopo la seconda dose del vaccino Pfizer - riassume il docente dell'università Vita-Salute San Raffaele di Milano - ed è stato valutato quanto gli anticorpi indotti dalla vaccinazione (una o due dosi) sono in grado di neutralizzare le diverse varianti virali". Semplificando, "quello che emerge con grande chiarezza è che una sola dose di vaccino Pfizer induce nella maggior parte dei vaccinati una buona quantità di anticorpi neutralizzanti contro il virus 'originale'. Al contrario, quella singola dose di vaccino non induce una risposta così efficace contro le varianti, in particolare la brasiliana e l'indiana". Ciò, evidenzia Burioni, "potrebbe spiegare cosa sta succedendo in Uk: si è vaccinato con una sola dose e questo sta consentendo la circolazione di varianti contro i quali il 'vaccinato una volta' non è immune, e quindi queste (in particolare se molto contagiose come quella indiana) stanno circolando". (segue)

L'evidenza per cui invece "possiamo essere ottimisti", rimarca Burioni, è che "due dosi di vaccino Pfizer inducono alti titoli neutralizzanti contro tutte le varianti. Ovviamente questo lavoro ha delle limitazioni: viene analizzata la capacità del siero dei vaccinati di neutralizzare i virus e, per quanto importante, non è questa la sola cosa che protegge - precisa lo scienziato - Però è uno spunto notevole, che ribadisce che vaccinare con una sola dose non è stata un'idea priva di controindicazioni, come qualcuno aveva già molti mesi fa suggerito".

La considerazione finale del virologo è che, "come vedete, la questione varianti è estremamente complessa, e deve essere discussa non su Twitter o Facebook, ma sui giornali scientifici, dove le opinioni sono qualificate".

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