
La Commissione Affari esteri ha avviato l’esame congiunto di due diversi documenti relativi alle missioni internazionali:
Il primo, la deliberazione del Consiglio dei ministri adottata il 19 febbraio 2025 in merito alla partecipazione dell’Italia a ulteriori missioni internazionali per l’anno 2025 (DOC. XXV, n.3) dispone l’avvio di una nuova missione internazionale relativa all’attivazione di Forze ad alta e altissima prontezza operativa, incluse quelle rientranti nelle nuove Allied Reaction Forces (ARF) della Nato, una forza multinazionale altamente reattiva e versatile da impegnarsi all’estero al verificarsi di crisi o situazioni di emergenza.
Il secondo, la Relazione analitica sulle missioni internazionali in corso, sullo stato di interventi di cooperazione allo sviluppo, deliberata dal Cdm il 19 febbraio 2025 (DOC. XXVI, n.3) dispone la proroga di 25 tra missioni e operazioni già in atto. A differenza del 2024, quando vennero avviate tre nuove missioni, per il 2025 è prevista una sola nuova missione. Viene altresì affermato che l’attuale contesto internazionale e le recenti esperienze che hanno richiesti interventi assai rapidi, evidenziano la crescente importanza dei dispositivi di forze nazionali in stato di alta prontezza.
La composizione degli assetti per la nuova missione prevede l’impiego di 359 mezzi terrestri, 15 mezzi aerei 4 mezzi navali per un totale di 2.867 unità di personale, per un fabbisogno finanziario di circa 30 milioni di euro, molto meno rispetto ai 45,9 milioni finanziati nel 2024 per le nuove missioni.
Nel secondo documento, ovvero la Relazione analitica sulle missioni internazionali su cui viene chiesta l’autorizzazione, viene evidenziato come il punto di riferimento per l’azione italiana nelle missioni internazionali sia il Mediterraneo e la sua identità e, come, nel quadro del Mediterraneo allargato diventi centrale la questione israelo-palestinese, il superamento della crisi siriana e gli aiuti dell’Italia all’Iraq per contrastare il terrorismo internazionale. Ulteriori punti centrali della Relazione riguardano mantenere un dialogo costruttivo ma esigente con l’Iran, una ricognizione sugli impegni italiani per l’Afghanistan e nei confronti dei Paesi dei Balcani Occidentali. Non ultima la questione africana e alle molteplici problematiche legate allo sviluppo.
Link alla scheda completa del Doc.XXV.
Link alla scheda completa del Doc.XXVI.