Il faccia a faccia tra Bergoglio e Gaenswen all’indomani delle accuse del prefetto della Casa Pontificia
Il Papa stamani ha ricevuto in udienza mons. Georg Gänswein, Prefetto della Casa Pontificia, già segretario particolare del Papa emerito. L’incontro, reso noto dal Vaticano, arriva all’indomani delle accuse al Papa da parte del prefetto della Casa Pontificia e segretario particolare del Papa emerito che, in un libro di imminente uscita le cui anticipazioni sono state diffuse nel giorno dei funerali di Ratzinger, ripercorre il difficile rapporto con Papa Francesco raccontando di essere rimasto scioccato quando il Papa lo rese un prefetto dimezzato: "Lui mi guardò con espressione seria e disse a sorpresa: ‘D'ora in poi rimanga a casa. Accompagni Benedetto, che ha bisogno di lei, e faccia scudo’. Restai scioccato e senza parole. Quando provai a replicare, chiuse seccamente il discorso: ‘Lei rimane prefetto, ma da domani non torni al lavoro'. In modo dimesso replicai: 'Non riesco a capirlo, non lo accetto umanamente, ma mi adeguo soltanto in obbedienza’. E lui di rimando: 'La mia esperienza personale è che "accettare in obbedienza" è una cosa buona'. Tornai al Monastero e lo raccontai a Benedetto, il quale commentò in modo ironico: ‘Sembra che Papa Francesco non si fidi più di me e desideri che lei mi faccia da custode!’.
In una intervista al Die Tagespot, mons. Ganswein nei giorni scorsi ha detto che la stretta operata da Bergoglio sulla messa in latino sarebbe stata un dolore per Ratzinger . Ieri il Papa, all’Angelus, pur non nominando mai Ganswein, ha usato parole eloquenti dicendo che "il chiacchiericcio è una arma letale", e aggiungendo: "Chiediamoci: io sono una persona che divide o condivide? Io sono discepolo dell’amore di Gesù o un discepolo del chiacchiericcio che divide?".