Il premier: "Le cifre attuali indicano sbarchi doppi rispetto a quelli dello stesso periodo dello scorso anno"
"Quest'estate abbiamo continuato a far fronte" ai flussi migratori, "le cifre attuali indicano sbarchi doppi rispetto a quelli dello stesso periodo dello scorso anno". Così il premier Mario Draghi, nel corso delle repliche al Senato dopo l'informativa sul Consiglio europeo al via da domani a Bruxelles. Ricordando l'alto numero di vittime nel Mediterraneo, il presidente del Consiglio ha rimarcato, raccogliendo l'applauso dell'Aula, che "l'approccio del governo non può che essere equilibrato, efficace e umano".
Per Draghi, "deve essere efficace in due sensi, nel proteggere i confini nazionali dall'immigrazione illegale e dai traffici dell'immigrazione, ma efficace anche nell'accoglienza. Per trasformare i migranti in fratelli occorre saperli accogliere, bene e con il senso dell'importanza di essere italiani. Sennò non riusciremo ad accoglierli e ne faremo dei nemici. E ne abbiamo già fatti di nemici".
POLONIA - Capitolo Polonia. "La Commissione europea sta reagendo con fermezza e dobbiamo sostenere quello che sta facendo - dice il premier - Vedremo come andrà a finire, sono momenti di tensione. L'auspicio è che si rientri nell'alveo della giurisdizione della Corte di giustizia europea senza però minare l'Ue nella sua politica di solidarietà, responsabilità e universalità nella giurisdizione. E' un percorso difficile politicamente prima che giuridicamente". L'Italia, rimarca a più riprese il presidente del Consiglio, dà un "fermissimo sostegno alla Commissione nell'azione che sta facendo".
RUOLO EUROPA - "L'Europa svolgerà necessariamente un ruolo unico, insostituibile, sia per la dimensione degli interventi sia per le molte circostanze in cui la solidarietà sarà necessaria. In Europa ci si sta non solo per bisogno ma per realismo e idealismo" sottolinea Draghi. Inoltre "gli ultimi fatti hanno reso evidente che è inevitabile una difesa europea, gli Stati nazionali da soli non possono farcela".