Lo ha scritto Padre Tava: "Anche io avvinto tanti anni fa dal ributtante morbo"
Manuale anti bestemmia. Un pratico ‘fai da te’ per smettere di imprecare contro Dio. Autore del manuale, edito da Il Saggiatore, è padre Alfonso Maria Tava che, all’Adnkronos, confessa di "essere stato avvinto", ormai tantissimi anni fa, "dal ributtante morbo" dell’imprecazione. Ebbene, racconta padre Tava, il manuale "nasce dalla pluridecennale osservazione della triste fenomenologia blasfema in tutta la nostra Penisola (e non solo). Confesso che anche io, ormai tanti anni fa, fui avvinto dal ributtante morbo, che in un primo momento può anche apparire un conforto appagante per sopire le frustrazioni quotidiane". Il conforto dell’imprecazione ha avuto vita breve.
"Mi accorsi - spiega padre Tava - che – oltre a commettere peccato – le preoccupazioni, i timori e i dispiaceri non facevano che aumentare. E a quel punto, a nulla valeva bestemmiare con maggiore frequenza, veemenza o convinzione. Fu poi un viaggio in terre lontane che mi indusse a riflettere. Con grande fatica, riuscii ad abbandonare l’abietto vizio. Decisi allora che avrei dedicato il resto della mia esistenza alla eradicazione del bestemmia dal globo. A tal fine ho escogitato un pratico e rivoluzionario metodo ‘fai-da-te’ per permettere a chiunque di smettere".
Quali sono dunque le regole d’oro indicare da padre Tava per eliminare ‘l’abietto vizio’? "Prima di tutto - spiega - bisogna acquisire consapevolezza della dannosità sociale, prima ancora che spirituale, a cui conduce questa pratica. A tal fine, può essere utile tenere un diario in cui annotare tutte le imprecazioni profferite quotidianamente. Suggerisco anche di organizzare una sorta di salvadanaio della bestemmia (l’equivalente dello "swear jar" d’oltreoceano). In seguito, sarà fondamentale passare dalle bestemmie in senso stretto alle alterazioni eufemistiche (che classifico in tre subcategorie). Ma la parte più efficace del mio rivoluzionario metodo è quella di sottoporsi volontariamente a fattori scatenanti la bestemmia: tramite una serie di iconici calci a piede nudo contro un comodino, ma non solo. Una volta guariti, il manuale contiene anche utili indicazioni per riconoscere i bestemmiatori da lontano e tenersene alla larga".
Ma perché c’è chi arriva ad imprecare contro Dio? "Molti sono i motivi, - osserva l’autore del manuale scaccia bestemmia - ma nessuno è davvero valido. Nella prima parte del Manuale elenco i principali: ricercare un conforto, celebrare eventi lieti, perpetuare le tradizioni locali, farsi accettare da un gruppo di persone, cercare di affascinare il prossimo, tentare di sfoggiare la propria erudizione, riempire silenzi imbarazzanti, far valere la propria autorità nei confronti dei subalterni, colmare un vuoto nella propria vita, ribellarsi alla tecnologia avversa, o a scopo di mero intrattenimento e sollazzo. Ribadisco: nessuno di questi è idoneo allo scopo che il bestemmiatore si prefigge".