Elezioni Usa e coronavirus, le fake news viaggiano insieme. Dei 134 siti (in italiano, inglese, francese e tedesco) individuati da NewsGuard per aver pubblicato disinformazione sulle elezioni in USA, 84 – ovvero il 63% – hanno anche pubblicato informazioni false sulla pandemia di coronavirus. Il dato è preoccupante, ma era anche prevedibile, perché la maggior parte di questi siti aveva già pubblicato teorie del complotto e informazioni false in passato, ben prima delle elezioni statunitensi, e ben prima dello scoppio della pandemia.
Per esempio, il sito web di David Icke, l’ex calciatore britannico noto per aver affermato che il mondo è controllato dai rettiliani, continua ad abbracciare nuove teorie complottiste. Attualmente nella homepage del sito si legge: “Non c’è alcun virus”. Icke ha anche promosso la teoria, smentita, secondo cui un programma software chiamato Scorecard avrebbe alterato i voti per assegnare la vittoria delle elezioni al candidato democratico Joe Biden.
I siti della rete di NaturalNews.com, ovvero centinaia di domini che pubblicano informazioni su salute e medicina, ma con nomi ingannevoli come FactCheck.news e WhiteHouse.news, hanno pubblicato informazioni false sulla pandemia di coronavirus e sui potenziali vaccini contro il COVID-19, addirittura mesi prima che Pfizer e Moderna annunciassero i loro vaccini. Molti di questi siti si sono occupati anche delle elezioni statunitensi, promuovendo diverse teorie del complotto e affermazioni false sull’esistenza di frodi elettorali, per nessuna delle quali vengono fornite delle prove.
Il network è stato bloccato da Facebook e Twitter, e ha quindi utilizzato una vasta rete di domini alternativi per aggirare la censura, condividendo i contenuti di NaturalNews pubblicati su altri domini, come ClearNewsWire.com e DistributedNews.com.
Queste affermazioni false raggiungono effettivamente gli utenti? Sì e no. Molti dei siti che hanno pubblicato disinformazione sia sul COVID-19 che sulle elezioni presidenziali hanno registrato un calo in termini di engagement (ovvero like, condivisioni e commenti su Facebook e Twitter) rispetto al picco raggiunto in marzo e aprile, quando il coronavirus si stava diffondendo rapidamente sia Stati Uniti che in Europa. Gli utenti del web trascorrevano più tempo a leggere le notizie online per tenersi aggiornati sul virus – e per molti di loro ciò significava più tempo per trovare e leggere teorie del complotto.
MadWorldNews.com, per esempio, è un sito di notizie conservatore che in primavera ha pubblicato numerose teorie del complotto sul coronavirus, incluso il fatto che Bill Gates avesse in programma il tracciamento delle persone che si sarebbero vaccinate contro il COVID-19. Il sito ha anche diffuso numerose informazioni false sul conteggio dei voti delle elezioni statunitensi, ma l’engagement medio giornaliero in ottobre e novembre è stato inferiore del 68% rispetto a quello di marzo e aprile (dati di NewsWhip).
CharismaNews.com, un sito web che si rivolge ai cristiani pentecostali, ha promosso false cure per sconfiggere il COVID-19, tra cui l’uso dell’argento colloidale, contro il quale la FDA ha ripetutamente messo in guardia. Recentemente il sito ha pubblicato informazioni false sulle elezioni, affermando che sono state truccate a favore di Joe Biden. L’engagement giornaliero di Charisma News è diminuito di oltre il 50% rispetto a marzo-aprile.
Per alcuni dei siti politici più letti considerati generalmente inaffidabili da NewsGuard che hanno pubblicato informazioni false sulle elezioni, l’engagement è invece salito alle stelle nelle ultime settimane.
TheGatewayPundit.com, uno dei più noti siti che pubblicano teorie del complotto a sostegno delle politiche conservatrici della destra, ha pubblicato molte delle bufale più diffuse sulle elezioni statunitensi. Gateway Pundit ha falsamente affermato che i Democratici hanno rubato le elezioni attraverso schede truccate per corrispondenza, voti espressi illegalmente in nome di persone morte, conteggi segreti nel mezzo della notte, e altro ancora. TheGatewayPundit.com ha anche promosso false cure contro il COVID-19, ma le teorie del complotto pubblicate dal sito riguardano soprattutto la sfera politica. Nelle settimane appena prima e dopo le elezioni l’engagement del sito è aumentato dell’81% rispetto alla primavera del 2020, quando l’interesse degli utenti per le informazioni sul coronavirus aveva raggiunto il suo massimo.
È difficile capire se gli sforzi compiuti dai motori di ricerca e dalle piattaforme dei social media per limitare la portata della disinformazione stiano funzionando. Alcuni noti siti complottisti hanno visto diminuire il loro engagement sui social media da quando è emerso per la prima volta il coronavirus; altri l’hanno visto aumentare, diffondendo la loro pericolosa disinformazione – su COVID-19, le elezioni e altro – a un numero ancora maggiore di persone. In ogni caso, le decine di siti che hanno pubblicato informazioni false sui due argomenti più seguiti dell’anno non si fermeranno presto.