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Colta, raffinata, intelligente, anticonformista, una donna forte, indipendente, per l'epoca, anche se per ragion di Stato dovette spesso fare un passo indietro, inchinarsi, 'pedina' devota e ubbidiente sulla scacchiera della storia e delle alleanze politiche. Testimone, suo malgrado, di un mondo al tramonto. Giulia Alberico ha firmato una nuova e sorprendente biografia su Margherita d'Austria, 'la signora delle Fiandre', figlia naturale dell'imperatore Carlo V e della sua amante Giovanna van der Gheynst, duchessa di Firenze, di Parma e Piacenza, governatrice dei Paesi Bassi spagnoli, sposata con Alessandro de' Medici e successivamente con Ottavio Farnese, sorellastra di Felipe II di Spagna e di Juan, l'eroe di Lepanto, madre di uno dei più grandi condottieri del suo tempo, Alessandro Farnese.
Innamorata dell'Italia, 'la signora delle Fiandre' ha trascorso gli ultimi anni della sua vita a Ortona, in provincia di Chieti, ma amò moltissimo Roma, fu molto vicina a S. Ignazio di Loyola e sostenne economicamente la Casa di Santa Marta creata per accogliere donne povere a rischio di sfruttamento. Visse, dopo la morte del primo marito, nell'edificio che è oggi la sede del Senato della Repubblica, 'palazzo Madama', appunto.
Si legge nell'introduzione al libro: "ha attraversato un secolo di splendori e di sangue, è stata una pedina nelle mani dell'imperatore e di due papi (Clemente VII e Paolo III), ha visto la fine di un mondo e, soprattutto, del sogno paterno. Quello di un'Europa unita, imperiale e cristiana. Ma è stata anche amante del bello, della musica e dell'arte, dei gioielli". Una biografia scritta in prima persona, quella di Giulia Alberico, 'quasi un diario'. Il prezioso volume racconta l'esistenza di una donna stretta tra pubblico e privato, politica e sentimenti, profonda solitudine e incerta obbedienza.
E confessa tra le pagine del libro la figlia dell'imperatore d'Austria: "la mia vita è stata lunga e piena. Ho traversato gran parte d'Europa, ho viaggiato soprattutto per l'Italia, ho incontrato uomini e donne d'ogni tipo ma, a pensarci bene, sono vissuta molto sola. Non conosco l'abitudine di giorni tutti uguali fatti di risvegli e notti e pasti consumati con il consorte, il figlio, men che meno padre e madre. Da sempre provvisoria e pronta all'obbedienza che mi avrebbe destinata a risiedere altrove...".
Una donna sconosciuta alla grande storia europea, eppure protagonista, suo malgrado, nata fuori dal matrimonio, ma leggittimata da un imperatore grande e potente. " Margherita d'Austria, per volontà dell'augusto padre - spiega all'Adnkronos Giulia Alberico - venne educata a corte. Esperta di musica, lettrice di classici latini, parlava molte lingue, il francese, il fiammingo, l'italiano, il castigliano. Aveva una sconfinata devozione nei confronti padre, figlia devota e ubbidiente, gli si oppose strenuamente alla notizia del matrimonio con Ottavio Farnese, molto più giovane di lei, che poi accettò".
"Ma ci sono altre curiosità che mi hanno spinto a scrivere il libro - aggiunge Giulia Alberico. Il suo ruolo come governatrice delle Fiandre, per esempio, come lo erano state in passato la sua omonima Margherita, zia del padre e successivamente Maria, sorella di Carlo V. Un ruolo che svolse con abilità e diplomazia, in un dialogo continuo tra le forze del Paese, tra l'altro nel complesso e tormentato periodo delle lotte tra cattolici e protestanti".
"E poi c'è la toponomastica, ricchissima, tra Roma e il reatino, di cui Margherita d'Austria ha lasciato traccia - spiega ancora la romanziera e scrittrice- Palazzo Madama, sede del Senato, Villa Madama a Monte Mario accanto a Castel Madama, Cittaducale, al lago della Duchessa (fu cercato lì il corpo di Moro all’epoca del sequestro da parte delle Br), ai Monti della Duchessa".