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Libri: Lucio Luca racconta la storia di Alessandro, giornalista con la schiena dritta

Lucio Luca
Lucio Luca
22 novembre 2018 | 20.58
LETTURA: 4 minuti

Alessandro ha 40 anni. E' un giornalista con la schiena dritta che lavora in un piccolo quotidiano di provincia in Calabria. Ha una moglie e una bimba che adora. Ogni giorno si deve scontrare con le mille difficoltà di un mestiere difficile, in una terra altrettanto difficile. Alessandro è il protagonista dell'ultimo libro di Lucio Luca, "L’altro giorno ho fatto 40 anni” (Laurana Editore, 208 pagine, 16 euro), da ieri in libreria. Il libro è liberamente ispirato alla storia del giornalista calabrese Alessandro Bozzo, scomparso nel 2013. Una vicenda che, per la prima volta, ha visto la condanna di un editore per il reato di violenza privata.

Il romanzo, che contiene un intervento di Roberto Saviano, sarà presentato domani alle 18,30 a Palermo presso la libreria Modusvivendi di via Quintino Sella. Con l’autore, il capo della redazione di Repubblica Enrico Del Mercato.

"In un momento nel quale la categoria dei giornalisti è sotto attacco, sia da un punto di vista economico che politico, mi sembrava giusto raccontare la storia di chi questo mestiere lo fa per passione, con la schiena dritta, perché crede ancora che sia un dovere per la democrazia - dice l'autore, giornalista di Repubblica - Malgrado salari spesso umilianti e minacce della criminalità, Alessandro lo ha fatto fino alle estreme conseguenze. Ma la sua vicend, purtroppo, è finita presto nel dimenticatoio. Ho pensato che scrivere un romanzo, ispirato alla sua storia, potesse essere la migliore risposta a chi considera i giornalisti una casta e non esita a insultarli soltanto perché fanno con dedizione il proprio lavoro".

Saviano 'Scelse di fare il cronista con lo stesso slancio di un missionario'

Nel libro 'L'altro giorno ho fatto quarant'anni', l'autore racconta la quotidianità di Alessandro, la vita di redazione, i continui screzi con l'editore. "A volte mi deprimo - si sfoga Alessandro - Faccio proprio una vita del cazzo, dodici ore di lavoro, la pizza con i colleghi, la radio dell'auto sparata a palla nella notte prima di rientrare a casa. L'ultima sigaretta della giornata, un paio di pagine di un libro che finisce mai, quattro ore di sonno e poi si ricomincia. Bella vita del cazzo, sì".

"C'era un ragazzo che in Calabria decise di fare il giornalista", scrive Roberto Saviano. "Lo scelse con lo stesso slancio di un missionario, di un suonatore d'organo. Seguendo una passione incapace di declinarla nell'interesse, di legarla a un salario, mappa la politica, taccia le 'ndrine, ausculta il cuore pieno di aritmie della sua terra". "Lo fermano, lo vessano, lo sottopagano, lo isolano ma lui resiste", aggiunge Saviano.

Lucio Luca è nato a Ragusa nel 1967 e vive a Roma. Da oltre vent’anni lavora a “Repubblica” dove si è occupato di cronaca nera, giudiziaria e sport. Per Sigma Edizioni ha pubblicato Prove tecniche di trasmissione (2006) e Puellae (2006). Per Pietro Vittorietti Editore ha scritto il romanzo Il killer dell’ufficio accanto (2008) e Dall’altra parte della luna (2014). Questo è il suo quinto libro.

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