"Ci sono tutte le condizioni per cambiare sistema voto, chiudere stagione frammentazione"
"Ora ci sono tutte le condizioni per una riflessione vera sul proporzionale e per chiudere la stagione di frammentazione e instabilità del maggioritario". Matteo Orfini è un 'proporzionalista' della prima ora nel Pd. Una posizione in passato minoritaria ma oggi non è più così. "La stragrande maggioranza del Pd è a favore e lo sono anche coloro che fino a qualche mese fa nutrivano dubbi e perplessità", osserva parlando con l'Adnkronos.
Eppure i 'fondatori' dell'Ulivo e del Pd, vedi Romano Prodi, continuano ad insistere sul maggioritario come unico sistema che garantisca stabilità. Sbagliano? "Con tutto il rispetto sì, Prodi sbaglia. E' la storia che lo dice, la storia di questi ultimi decenni dice che quella lettura è sbagliata. Del resto il paese che ha avuto maggiore stabilità è la Germania dove c'è un sistema proporzionale. Nessuno vuole un proporzionale puro, serve uno sbarramento alto che di fatto è già una correzione. Però la tesi che il maggioritario garantisce stabilità cozza con la storia dei decenni del maggioritario in Italia".
La disgregazione delle coalizioni, centrodestra in particolare, nel voto del Colle apre la strada al proporzionale? "Al di là del Quirinale, è un fatto generale. Noi abbiamo visto come il maggioritario abbia in questi anni aumentato la frammentazione con la nascita di micro partiti che servono solo per prendere il premio di maggioranza e aumentato l'instabilità e il trasformismo. E comunque il taglio dei parlamentari impone di mettere mano alla legge elettorale".
Chi sostiene il proporzionale dice che è un sistema che favorisce l'identità delle forze politiche, è così? "Questo è un altro aspetto importante. Non solo premia i partiti con un profilo identitario forte ma ne sviluppa la vocazione maggioritaria perché ti libera dall'obbligo di coalizioni fatte solo per vincere ma non per governare. Non è un caso che il Pd abbia preso il suo massimo storico alle europee dove c'è una legge proporzionale e questo vale anche per la Lega. Quando ci si può presentare con un proprio progetto senza dover giustificare alleanze improprie, si riesce a sviluppare quella vocazione maggioritaria che è stata del resto alla base della nascita del Pd".
E' prevista una Direzione in cui si parlerà di legge elettorale? "Finora siamo stati concentrati sulla legge di bilancio prima e sul Colle dopo. Adesso in questo ultimo anno di legislatura, il tema legge elettorale è sul tavolo e ne parleremo. Comunque dalle volte in cui in passato se ne è discusso, mi pare che ora la stragrande maggioranza del Pd condivida l'esigenza di una legge proporzionale su cui molti non erano convinti fino a qualche mese fa e che ora, dopo il taglio dei parlamentari, considerano come l'unica soluzione".