L'allenatore della Lazio: "Si creano tutti i presupposti per fare un brutto spettacolo"
"La Premier League incassa 4 miliardi di sterline dai diritti tv e non fa vedere le partite il sabato. Noi siamo completamente in mano a chi ci dà meno di un quarto. Domani a Milano forse piove, ma visto il periodo potevano esserci anche 33 gradi: come caz.. si fa a giocare alle 12.30? In Italia si fa di tutto per avere un campionato mediocre: le strutture non si hanno, si gioca a orari di merda, si creano tutti i presupposti per fare un brutto spettacolo e poi ci si lamenta che si guadagna meno che in altri campionati". Lo dice l'allenatore della Lazio Maurizio Sarri, in conferenza stampa alla vigilia del big match con l'Inter allo stadio 'Meazza'.
"Non riesco a capirlo, siamo in un momento storico in cui potremmo anche risalire, ma con un percorso molto diverso da quello che dovremmo fare -aggiunge il tecnico toscano-. Chi vuole fare il presidente federale parla di nazionale: se non si fanno gli stadi noi siamo morti. Io ho un'età per cui il futuro lo vedrà un altro, ma non sono d'accordo. Non lo dico per fare polemica ma perché sono innamorato del calcio italiano: è un momento in cui c'è uno spiraglio, ma vedo una serie di lacci che danno la sensazione che ci faranno sprofondare ancora".
Capitolo partita: "Immobile? Dal punto di vista mentale è tranquillo, fisicamente è in crescita. Non ha grandi dolori durante l’allenamento. È un giocatore su cui puntiamo molto".
Rispetto all'andata con l'Inter "abbiamo qualche certezza in più di quel periodo, ma affrontiamo una squadra straordinaria. Dimentichiamo la vittoria dell'andata e teniamo conto del valore dell'avversario. Va giocata come collettivo, non individualmente", ha detto ancora Sarri.
"Abbiamo lavorato più di scarico, la squadra dovrebbe beneficiarne - ha aggiunto il tecnico toscano in conferenza stampa-. L'aspetto fisico e mentale sono difficilmente scindibili, il cervello che funziona fa andare le gambe. Domani è una gara importante ma non decisiva. L'aspetto psicologico della squadra? Si vedrà nelle prossime partite, non dobbiamo pensare che sia tutto acquisito, se non lo facciamo riprenderemo il cammino dopo la sconfitta con il Torino". "Ora gli insegnamenti servono meno, siamo in una fase risolutiva, quando non fai punti è sempre pesante. Poi dipende dalle motivazioni, con il Torino non eravamo al top dal punto di vista fisico, forse non lo siamo stati anche mentalmente. Se è dovuto dal fatto che fossimo sicuri dell'obiettivo va molto male, altrimenti reagiremo subito. Dipende dal pensiero dei giocatori prima della gara col Toro", conclude Sarri.
"Noi dobbiamo pensare alla nostra partita. La tavola è stata apparecchiata per la festa, per la nostra sconfitta. Noi dobbiamo fare il massimo. Il Napoli festeggerà lo stesso, ma speriamo il più tardi possibile”, ha detto ancora l'allenatore della Lazio. In caso di successo del Napoli sulla Salernitana e di mancata vittoria dei biancocelesti sui nerazzurri i partenopei festeggerebbero il terzo titolo della loro storia con 6 giornate d'anticipo.