"L'altro giorno mio figlio mi dice: 'Sai qual è un mio rammarico?' Io pensavo a qualche master o a qualche altra laurea o studio. 'Non aver conosciuto Mario Brega...'. 'Addirittura?'. 'Mi sarei fatto raccontare la sua vita... i ricordi dei suoi film. Magari ci uscivo e chissà la gente curiosa che conosceva... E poi gli avrei chiesto di rifarmi il pezzo di quando menò Gordon Scott". Inizia così il post di Carlo Verdone su Facebook dedicato all'attore italiano, nato il 5 marzo 1923 e morto nel 1994.
L'altro giorno mio figlio mi dice:" Sai qual è un mio rammarico?" Io pensavo a qualche master o a qualche altra laurea o...
Pubblicato da Carlo Verdone Official su Sabato 5 marzo 2016
Il regista romano racconta la storia di una delle mitiche scene di un suo film in cui Brega interpreta il padre della fidanzata di Verdone e gli racconta di una sua scazzottata per fargli capire a cosa sarebbe andato incontro nel caso in cui le sue intenzioni con la figlia non fossero serie. "Quando Brega recita il pezzo in 'Borotalco', in cui racconta d'aver gonfiato di botte uno che aveva fatto un complimento alla figlia, in realtà raccontava una scazzottata vera con l'attore Gordon Scott (...)".
I due recitavano nello stesso film, 'Buffalo Bill, L'Eroe Del Far West' del 1964 e "dovevano, da copione, affrontarsi e lottare, ed erano seguiti da un maestro d'armi al fine di imitare lo scontro, senza però farsi male. Ma la sera Brega si ritrovò sull'avambraccio tre grossi lividi". Così "La mattina dopo andò nella roulotte di Gordon Scott e facendogli vedere i lividi gli disse : 'Oh! Ma stai a fa' sur serio o te sei sbajato?'". Poi "Stabilirono che il tutto doveva avvenire come in un duello: due cazzotti Gordon Scott e due cazzotti Mario Brega".
"Stando al racconto di Brega, centrò Scott sul naso al primo colpo: "Boooom! je diedi 'n cazzotto ar naso! Gli sfondai er setto nasale e gli frantumai le mucose!!! E me cadde a braccia larghe in dietro come Gesù Cristo, je urlai: arzete cornuto! Arzeteeee !!!!! Nun s 'e' arzato... è rimasto lì pe' terra come 'n accattone. Ho guardato l'agente americano e gli ho detto: viettelo a raccoje", scrive ancora Verdone che conclude: " Mario Brega, grande caratterista e personaggio dal temperamento strabordante, quanto ci hai fatto ridere e quanto ci ha ispirato. Gli vorremo sempre bene".