L'ultimo contatto risaliva al 1999, durante un viaggio in van attraverso gli Stati Uniti
Da venticinque anni la sua famiglia non aveva notizie di lui, ma ora, grazie a una foto pubblicata sul giornale, Thomas Edward Manizak è stato ritrovato da sua sorella. A raccontare, in esclusiva, il particolare caso di persiona scomparsa è il tabloid britannico Daily Mail.
Thomas Edward Manizak era scomparso durante un viaggio negli Stati Uniti a bordo di un van. L'ultima volta che l'uomo era entrato in contatto con i suoi cari era il 30 luglio 1999: aveva 28 anni e, come disse a sua madre in una telefonata da Twin Falls, in Idaho, stava bene ed era in viaggio per raggiungere Newport, in Oregon. Da allora Manizak, che era solito chiamare casa un paio di volte a settimana, non diede più sue notizie.
Non è ancora noto, spiega il Daily Mail, cosa sia accaduto in questi 25 anni. L'uomo è stato trovato a Los Angeles lo scorso aprile: non è in grado di comunicare e non era stato possibile stabilire la sua identità.
Ricoverato prima al St Francis Medical Center in Lynwood e poi trasferito a luglio in un'altra struttura ospedaliera della città californiana, solo in questi giorni di novembre Thomas Edward Manizak è stato identificato. Il merito è di sua sorella che ha riconosciuto una sua foto pubblicata in un articolo di maggio di USA Today in cui si chiedeva assistenza nell'identificazione di quest'uomo ricoverato in ospedale.
La convinzione si è rivelata esatta: il dipartimento delle Persone Scomparse della polizia di Los Angeles ha acquisito le impronte digitali dell'uomo e confermato che si trattasse effettivamente di Thomas Edward Manizak. Il capitano Mike Carney, sceriffo della Contea di Lassen, ha spiegato che la donna era al settimo cielo e impaziente di avvertire gli altri membri della famiglia. 'Vorrei che la sua mamma fosse ancora con noi", ha dichiarato un cugino.
Il Daily Mail spiega che il diabete da cui l'uomo era già affetto al momento della scomparsa potrebbe essere il motivo per cui oggi non è più in grado di comunicare. Il suo stato richiedeva due iniezioni di insulina al giorno e se le cure non sono proseguite l'uomo potrebbe essere entrato in un coma diabetico.