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Ucraina-Russia, Nato: "Putin non deve ottenere quello che vuole"

Le parole del segretario generale Mark Rutte dopo la Ministeriale Esteri a Bruxelles: "Priorità è assicurarci che Kiev sia in una posizione di forza nei negoziati". Olanda: "Invio soldati europei è opzione che potrebbe prendere piede"

Rutte al vertice dei ministri degli Esteri Nato - Afp
Rutte al vertice dei ministri degli Esteri Nato - Afp
04 dicembre 2024 | 09.12
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"E' necessario cambiare la traiettoria della guerra" tra Ucraina e Russia, "perché Kiev sia in una posizione di forza per quando deciderà di sedersi al tavolo dei negoziati con Mosca". Così il Segretario generale della Nato, Mark Rutte in una conferenza stampa a Bruxelles dopo la riunione dei ministri degli Esteri dell'Alleanza.

Gli alleati hanno concordato di aiutare l'Ucraina a tale scopo. "E' questa la priorità numero uno, numero due e numero tre", ha aggiunto Rutte. "Dobbiamo assicurarci che l'Ucraina sia in una posizione di forza e che possa, nei negoziati, quando deciderà di avviarli, ottenere quello che vuole in modo tale che Vladimir Putin non ottenga quello che vuole".

"In cambio di armi e militari, la Russia fornisce alla Corea del Nord sostegno per i suoi programmi missilistici e nucleare", ha poi affermato ancora Rutte. "Questi sviluppi - gli aiuti di Mosca ai programmi missilistici e nucleare nordcoreani, ndr - rischiano di destabilizzare la Penisola coreana e anche di minacciare gli Stati Uniti", ha aggiunto. Rutte. "L'allineamento in aumento fra Russia, Cina, Corea del Nord e Iran indica la natura globale delle minacce che dobbiamo affrontare, inclusi i pericoli di una escalation nella guerra in corso in Ucraina".

"Nel mondo non abbiamo una sovrabbondanza di sistemi di difesa aerea, il che significa che bisogna sempre assicurarsi di stabilire le priorità. Ma ieri sera, al tavolo, c'è stato un chiaro accordo, secondo cui aiutare l'Ucraina, in particolare con queste infrastrutture, deve essere una priorità. Sono fiducioso che gli alleati, nei prossimi giorni e settimane, si assicureranno che tutto ciò che possono fornire all’Ucraina venga fornito", aveva sottolineato il segretario generale prima dell'inizio del vertice.

"Dobbiamo assicurarci che qualsiasi tipo di difesa aerea che possiamo fornire venga fornita all'Ucraina - aggiungeva -, è quello che è accaduto negli ultimi due anni e mezzo. Durante i primi mille giorni di questo terribile assalto della Russia, siamo stati in grado di fornire molti dei nostri sistemi di difesa all'Ucraina. Ora c’è un bisogno specifico, per le infrastrutture energetiche, perché la Russia sta cercando di utilizzare nuovamente l’inverno come arma nella lotta contro l’Ucraina", ha spiegato.

Mosca sostiene programmi missili e nucleare Pyongyang in cambio truppe

Secondo Rutte, "in cambio di armi e militari, la Russia fornisce alla Corea del Nord sostegno per i suoi programmi missilistici e nucleare". "Questi sviluppi - gli aiuti di Mosca ai programmi missilistici e nucleare nordcoreani, ndr - rischiano di destabilizzare la Penisola coreana e anche di minacciare gli Stati Uniti", ha aggiunto. Rutte. "L'allineamento in aumento fra Russia, Cina, Corea del Nord e Iran indica la natura globale delle minacce che dobbiamo affrontare, inclusi i pericoli di una escalation nella guerra in corso in Ucraina".

Cremlino: "Al momento non ci sono elementi che giustifichino negoziato con Kiev"

"In questo momento non ci sono motivi che giustifichino un negoziato" con Kiev. A dichiararlo è stato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, parlando con il quotidiano Izvestia. Diversi paesi - ha poi fatto presente Peskov, citato dalla Tass - si sono offerti di ospitare colloqui di questo tipo, tra loro il Qatar, che "sta svolgendo un ruolo molto attivo negli sforzi di mediazione su un'ampia gamma di questioni, e lo sta facendo in modo molto efficace. Inoltre, le nostre relazioni bilaterali con il Qatar si stanno sviluppando molto bene. Siamo grati a tutti i Paesi, compreso il Qatar, per la loro buona volontà", ha dichiarato Peskov.

Olanda: invio soldati europei è opzione che potrebbe prendere piede'

Il ministro della Difesa olandese Ruben Brekelmans ha dichiarato che l'idea di inviare truppe europee in Ucraina, pur essendo ancora in una fase iniziale e troppo presto per parlarne, “potrebbe prendere piede”. “Siamo obbligati a pensarci. Questo dibattito è già iniziato in diverse capitali e potrebbe prendere piede”, ha dichiarato Brekelmans in un'intervista al quotidiano olandese 'De Volkskrant', specificando che qualsiasi cosa si possa dire ora su questo tema è “prematura”, poiché “ci vorrà del tempo” per adottare una posizione in merito. “Non ci sono ancora proposte concrete”, ha detto.

Brekelmans ha anche messo in guardia sui rischi per l'Ucraina se si affrettasse a concludere un accordo con la Russia. Se Mosca ha un vantaggio sul campo di battaglia quando si siede al tavolo dei negoziati, “venderà la sua pelle d'orso a caro prezzo”. “Nessun accordo può essere concluso senza la partecipazione degli ucraini, che devono essere al tavolo dei negoziati. Sono pronti a negoziare, ma con una buona posizione di partenza, e per questo hanno bisogno di quante più risorse militari possibili”, ha detto il ministro della Difesa.

Brekelmans ha sottolineato che nel caso in cui venga firmata una tregua o un cessate il fuoco, “l'Ucraina avrà bisogno di garanzie di sicurezza” perché i partner di Kiev sono convinti che il presidente russo Vladimir Putin “potrebbe mettere alla prova questo accordo già dal secondo giorno”.

Estonia: "Russia rimarrà minaccia, per Ucraina unica sicurezza è ingresso in Nato"

La Russia "rimarrà una minaccia" per l'Ucraina, ma "l'unica garanzia di sicurezza che funzioni davvero" per l'Ucraina è che "deve essere nella Nato. Non ne vedo altre", dice intanto il ministro degli Esteri estone Margus Tsakhna, a margine della Ministeriale. "E' possibile" che l'Ucraina entri nella Nato con una parte del territorio occupato dalla Russia, come dimostra il precedente della "Germania Occidentale", aggiunge Tsakhna. Anche per il ministro degli Esteri lituano Gabrielius Landsbergis l'ingresso di Kiev nella Nato è la "sola" vera garanzia di sicurezza per l'Ucraina e anche la più "economica".

L'Estonia proporrà che gli alleati Nato debbano spendere ogni anno una somma pari ad "almeno il 2,5% del Pil" e spera che la proposta venga approvata "al prossimo vertice della Nato" che si terrà all'Aja alla fine di giugno 2025, ha poi sottolineato Tsakhna. "Dobbiamo aumentare le spese per la difesa", insiste. Anche il Regno Unito, che spende oggi "il 2,3% del Pil" per le forze armate e presto arriverà al "2,5%", esorta gli alleati Nato "a fare sul serio sulle spese per la difesa", ha detto il segretario di Stato agli Esteri del Regno Unito David Lammy.

Russia, rivelato per errore numero parenti dispersi al fronte: sono 48mila

48mila russi hanno già fornito il loro dna nella speranza di avere notizie di loro parenti al fronte e dispersi. Lo ha reso noto, per errore, Anna Tsivilyova, parente di Vladimir Putin, e viceministra della Difesa, in un video diffuso dal canale indipendente Astra. "Il ministero degli Interni effettua prelievi del dna gratuitamente e li inserisce in un database di tutti i parenti che hanno fatto richiesta (di avere notizie dei loro cari al fronte, ndr). Sono già 48mila", ha affermato incontrando alcuni deputati. Il Presidente della commissione difesa della Duma, Andrei Kartapolov, le ha subito chiesto di non parlare di cifre.

Da nave russa in Baltico razzi di segnalazione in direzione di elicottero militare Germania

L'equipaggio di una nave russa nel mar Baltico ha sparato munizioni di segnalazione in direzione di un elicottero militare tedesco, rende noto l'agenzia di stampa "Dpa" citando fonti. L'elicottero era in missione di ricognizione. La ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock ha accennato all'incidente a margine della riunione dei ministri degli Esteri dei Paesi della Nato a Bruxelles ma senza offrire altri dettagli.

Mandato di arresto per giornalista Dw: è entrato nel Kursk

La magistratura russa ha emesso un mandato di arresto nei confronti di un giornalista che lavora per l'emittente tedesca Deutsche Welle accusato di aver attraversato illegalmente il confine ucraino entrando nella provincia di Kursk, teatro di un'operazione militare delle forze ucraine. Il tribunale distrettuale Leninsky ha dichiarato che l'ordine è stato emesso su richiesta del Servizio di sicurezza federale, secondo cui il giornalista, identificato come Nicholas Simon Connolly, è entrato in territorio russo "insieme a un gruppo di persone non identificate e a bordo di un veicolo dell'esercito ucraino". "Il giornalista è stato inserito nelle liste dei ricercati federali e internazionali della Russia ed è accusato di aver violato l'articolo 322 del Codice penale per aver attraversato illegalmente il confine. Le tensioni tra Germania e Russia sono aumentate di recente: la settimana scorsa il governo tedesco ha convocato l'ambasciatore russo nel Paese, Sergei Nechaev, dopo che Mosca aveva annunciato l'espulsione di due giornalisti dell'emittente pubblica tedesca ARD che lavoravano in territorio russo in risposta alla presunta chiusura del Canale 1 russo in Germania. Berlino, tuttavia, sostiene che il governo "non ha chiuso l'ufficio di Canale 1" e che la questione riguarda i permessi di residenza di vari lavoratori russi nel paese.

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