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Patto Putin-Kim, Corea del Sud ora valuta invio armi a Ucraina

Seul: "Stiamo pensando di riconsiderare la questione del supporto di armi all'Ucraina"

Kim Jong Un e Vladimir Putin - (Afp)
Kim Jong Un e Vladimir Putin - (Afp)
20 giugno 2024 | 10.38
LETTURA: 4 minuti

Il patto tra Vladimir Putin e Kim Jong-un, con il rafforzamento dell'asse tra Russia e Corea del Nord, 'rischia' di produrre un risultato a sorpresa: la Corea del Sud valuta ora l'invio di armi all'Ucraina, in guerra da oltre 2 anni contro la Russia.

La Corea del Sud avverte che l'intesa "avrà inevitabilmente un impatto negativo sulle relazioni" tra Mosca e Seul. "Stiamo pensando di riconsiderare la questione del supporto di armi all'Ucraina", ha anticipato il direttore della sicurezza nazionale Chang Ho Jin, a causa della "seria preoccupazione" che Seul nutre nei confronti dell'accordo tra la Russia e la Corea del Nord.

In questo senso, Chang ha avvertito che qualsiasi intesa che contribuisca direttamente o indirettamente a rafforzare le capacità operative della Corea del Nord è una violazione delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell'Onu e dovrebbe quindi essere soggetto a controlli e sanzioni internazionali.

"È assurdo che due parti con una storia di guerre d'invasione - la guerra di Corea e la guerra in Ucraina - giurino ora una reciproca cooperazione militare sulla base di un attacco preventivo da parte della comunità internazionale che non avverrà mai", ha poi denunciato in una nota l'ufficio del presidente sudcoreano, Yoon Suk Yeol.

"In particolare, la decisione della Russia di sostenere la Corea del Nord e di danneggiare la nostra sicurezza, nonostante il suo status di membro permanente del Consiglio di Sicurezza che ha approvato la risoluzione sulle sanzioni contro la Corea del Nord, avrà inevitabilmente un impatto negativo sulle relazioni (Corea del Sud-Russia)", ha aggiunto.

Intanto, secondo quanto riferito dall'agenzia di stampa sudcoreana Yonhap, Seul imporrà nuove sanzioni contro quattro navi, cinque società e otto individui per il loro coinvolgimento nella vendita e fornitura di armi e petrolio tra la Russia e la Corea del Nord.

La Corea del Sud ha anche fatto sapere che "risponderà con determinazione a qualsiasi azione" considerata una "minaccia" per la sua "sicurezza". Seul "risponderà con determinazione a qualsiasi azione minacci la nostra sicurezza lavorando con la comunità internazionale, con gli alleati e i Paesi amici", ha detto il portavoce del ministero degli Esteri di Seul, Lim Soo-suk.

"Deploriamo il fatto che, nonostante i ripetuti moniti della comunità internazionale, Russia e Corea del Nord abbiano firmato un trattato di partnership strategica globale e che sia stata citata esplicitamente la cooperazione tecnico-militare, un fatto che viola direttamente le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite", ha detto il portavoce, secondo quanto riporta l'agenzia sudcoreana Yonhap.

Giappone: "Forte preoccupazione per patto Putin-Kim"

Forte preoccupazione per il patto anche in Giappone. "Siamo molto preoccupati per il fatto che il presidente russo non abbia escluso una cooperazione tecnico-militare con la Corea del Nord", ha detto il portavoce del governo di Tokyo, Yoshimasa Hayashi, in dichiarazioni riportate dai media locali. E questa collaborazione, ha aggiunto, potrebbe costituire una "violazione diretta delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite".

Cina: "Patto Putin-Kim? E' questione tra Mosca e Pyongyang"

No comment della Cina all'indomani del patto fra Vladimir Putin e Kim Jong Un sottoscritto a Pyongyang. Il portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, Lin Jian, ha insistito sul fatto che l'accordo è "una questione fra questi due Paesi". E sulla questione della penisola coreana il gigante asiatico ripete le dichiarazioni per una "soluzione politica" nella convinzione che, insieme al "mantenimento di pace e stabilità", sia "nell'interesse di tutte le parti". "Speriamo tutte le parti si impegnino a questo scopo in modo costruttivo", ha aggiunto.

Putin in Vietnam, annunciata firma accordi per 'rafforzare cooperazione

Intanto, lasciata la Corea del Nord e salutato Kim Jong Un, Vladimir Putin è arrivato nelle scorse ore in Vietnam, per la sua quinta visita nel Paese, la prima dal 2017. Il ''Vietnam è uno degli alleati più affidabili'' della Russia, ha dichiarato il presidente russo. "E' un piacere essere in Vietnam, sul suolo ospitale della Repubblica Socialista del Vietnam. Uno dei nostri amici e partner affidabili di lunga data. Le relazioni russo-vietnamite di fiducia e comprensione reciproca hanno fatto molta strada e hanno resistito le prove della guerra con onore", ha detto Putin in un incontro con il primo ministro del Vietnam Pham Minh Chinh.

La visita è "un'occasione per i leader dei due Paesi per parlare e proporre misure concrete per rafforzare il commercio bilaterale e la cooperazione economica" e servirà a "intensificare la cooperazione tra Hanoi e Mosca", ha detto all'agenzia Vietnam News Agency, l'ambasciatore del Vietnam in Russia, Dang Minh Koi. Dichiarazioni rilanciate dall'agenzia russa Tass secondo cui la visita porterà una dichiarazione congiunta sulla "partnership strategica globale" e alla firma di una ventina di accordi di cooperazione in vari settori.

In cima all'agenda, sottolineano gli osservatori, ci saranno anche il conflitto in Ucraina, che va avanti dal febbraio 2022, dall'inizio dell'invasione russa, e la cooperazione nel settore della difesa.

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