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Omicidio Giulia Cecchettin, domani l'interrogatorio di Filippo Turetta

Il giovane comparirà martedì davanti al Gip alle 10: potrà scegliere di restare in silenzio oppure decidere di rispondere alle accuse

Una foto di Giulia Cecchettin
Una foto di Giulia Cecchettin
27 novembre 2023 | 00.13
LETTURA: 4 minuti

Previsto per domani alle 10 l'interrogatorio di garanzia per Filippo Turetta, il 21enne arrestato con l’accusa di omicidio volontario aggravato e sequestro di persona dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin. Lo studente 21enne ha tre possibilità: tacere davanti al giudice, rispondere alle domande oppure rilasciare dichiarazioni spontanee.

Per Turetta seconda notte in carcere Verona

Atterrato sabato a Venezia dalla Germania su un Falcon 900 dell’Aeronautica militare, scortato dalle forze dell’ordine fino alla casa circondariale Montorio, è ora rinchiuso in una cella - insieme a un altro detenuto - in un’area isolata del carcere di Verona, in un regime di ‘grande sorveglianza’ che si traduce in ‘guardato a vista’ per evitare aggressioni o gesti suicidari.

Intanto la seconda notte dello studente in carcere è trascorsa in modo tranquillo. Fra qualche giorno Turetta potrà essere trasferito in un reparto protetto. L'avvocato di fiducia Giovanni Caruso lo ha descritto come "molto provato, disorientato. Sono riuscito ad avere un’interlocuzione accettabilmente comprensibile ed è in condizioni di salute accettabili".

Il pm Andrea Petroni, che parteciperà all’interrogatorio di domani, potrebbe aggravare le accuse contestando la premeditazione e l’occultamento di cadavere per aver provato a disfarsi della vittima lasciandola vicino al lago di Barcis. Sul fronte della difesa, che oggi potrà mettere le mani sul fascicolo della procura, adesso inizia la fase dello studio della strategia per contrastare le accuse.

Turetta dovrà affrontare per la prima volta, nel secondo incontro in carcere con il suo difensore, cosa è successo l’11 novembre. Un delitto che il 21enne ha confessato in Germania quando è stato catturato dopo una fuga di oltre mille chilometri, rivelazioni che non hanno valore se non ripetute davanti al gip di Venezia Benedetta Vitolo nell’interrogatorio di garanzia previsto per domani.

Una difesa che l’avvocato concorderà con Turetta che quindi oggi potrebbe iniziare a spiegargli cosa è successo la sera dell’11 novembre quando avrebbe prima accoltellato Giulia nel parcheggio a 150 metri da casa, quindi l’avrebbe spinta contro l’asfalto, uccidendola, nell’area industriale di Fossò. Domani davanti al gip, il 21enne ha tre strade: tacere, rispondere alle domande oppure rilasciare solo dichiarazioni spontanee.

Lo studente potrebbe rischiare l’ergastolo se gli venisse contestata l’aggravante della premeditazione. Il difensore del giovane potrà chiedere una misura alternativa al carcere o già in questa fase la perizia psichiatrica. Se i legali non avanzeranno istanze, il gip non deve scrivere nessun nuovo provvedimento.

Silenzio a casa Turetta, genitori in attesa del primo incontro

Inutile suonare al citofono di casa Turetta: la famiglia di Filippo non risponde. Nella palazzina con 12 appartamenti il silenzio regna da ore, dopo gli appelli a tornare lanciata con voce preoccupata da mamma Elisabetta, il dolore per la morte della giovane nelle parole di papà Nicola e la fatica pressante ora di dover accettare quello che per la procura di Venezia è un caso risolto.

L'avvocato Compagno rinuncia al mandato

L'avvocato Emanuele Compagno ha rinunciato alla difesa di Filippo Turetta. "Con l'arrivo in Italia di Filippo considero concluso il mio lavoro di difensore d'ufficio - ha detto all'Adnkronos - E anche se mi aveva nominato difensore di fiducia ho preferito rinunciare a tale nomina. Avevo annunciato fin dal primo giorno ai familiari la necessità di un difensore di fiducia, nulla c'entrano le polemiche che qualcuno ha sollevato sul mio conto".

Vicino al cadavere di Giulia un libro illustrato per bambini

Accanto al corpo di Giulia Cecchettin è stato trovato un libro per l’infanzia dal titolo ‘Anche i mostri si lavano i denti’ di Jessica Martinelli, disegnatrice per bambini veneta. Fare l’illustratrice era il sogno della 22enne che si stava per laureare in Ingegneria biomedica all’Università di Padova. Come ricordano Il Corriere della Sera e La Nuova Venezia, quotidiani che hanno parlato del rinvenimento, sono una ventina gli oggetti repertati durante i sopralluoghi ed elencati nel provvedimento del sequestro, tra cui un mocassino nero di Giulia, un rotolo di sacchi neri di plastica e fazzoletti sporchi di sangue. Ancora nessuna traccia, invece, del cellulare della vittima che risulta spento dalle 22.45 dell’11 novembre scorso quando aggancia la cella del centro commerciale “Nave de vero” di Marghera, dove c’è una libreria.

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