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Netanyahu e la tregua con Hamas: "Se fallisce tremenda forza contro Gaza"

Il premier parla per la prima volta dopo la firma dell'accordo e avverte: "Ci riserviamo il diritto di tornare in guerra con l'appoggio degli Stati Uniti"

Benjamin Netanyahu  - Fotogramma
Benjamin Netanyahu - Fotogramma
18 gennaio 2025 | 19.49
LETTURA: 2 minuti

Benjamin Netanyahu parla per la prima volta in pubblico dopo la firma dell'accordo per la tregua con Hamas in vigore da domani, 19 gennaio, alle 8:30, e avverte che se l'obiettivo fallirà Israele è pronta a scatenare una "tremenda forza" contro Gaza.

"L'accordo salta senza i nomi degli ostaggi liberi domani"

In una nota Netanyahu aveva già lanciato nel pomeriggio un avvertimento ad Hamas, affermando che ''l'accordo non andrà avanti fino a quando non si conosceranno ii nomi degli ostaggi che verranno liberati'' a partire da domani. "Non andremo avanti con l'accordo finché non riceveremo una lista degli ostaggi che verranno liberati, come concordato". "Israele non tollererà violazioni dell'accordo. La sola responsabilità ricade su Hamas", ha aggiunto.

"Trump ci darà le armi"

E se l'accordo dovesse fallire, il presidente eletto degli Stati Uniti Donald ''Trump farà in modo che noi avremo tutte le armi e le munizioni necessarie perché se non riusciamo a raggiungere questo obiettivo adesso, lo faremo con tremenda forza più avanti'', ha avvertito il premier israeliano. ''Dobbiamo mantenere la capacità di tornare a combattere se necessario'', ha aggiunto confermando l'appoggio degli Stati Uniti. Il presidente Joe Biden e il futuro inquilino della Casa Bianca Trump ''hanno parlato entrambi con me e si sono congratulati sottolineando che questa prima fase dell'accordo è un temporaneo cessate il fuoco prima della prossima fase. Sia Biden sia Trump hanno pienamente appoggiato questo obiettivo'', ha evidenziato Netanyahu.

"Noi ci riserviamo il diritto di tornare in guerra con l'appoggio degli Stati Uniti", ha aggiunto, sottolineando che ''tutti hanno ripetuto nella regione che è stato Hamas a non rispettare l'accordo in precedenza''.

Più soldati Idf nel corridoio Filadelfia

''Non ci ritireremo dal corridoio Filadelfia'', anzi ''aumenteremo la presenza lì'' perché ''avremo il pieno controllo della zona cuscinetto", ha chiarito poi Netanyahu.

"Ostaggi a casa vivi"

Israele ''riporterà a casa ostaggi vivi grazie alla nostra determinazione'' e li ''riporterà a casa tutti'', assicura Netanyahu. ''Siamo riusciti a raddoppiare il numero degli ostaggi vivi che torneranno a casa nella prima fase'' dell'accordo, abbiamo ottenuto ''un incremento'' rispetto a quanto era stato proposto da Hamas.

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