Il ministro degli Esteri: "Vogliamo capire cosa è successo, abbiamo il dovere di difendere la libertà e la democrazia"
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha convocato l’ambasciatore russo a Roma Alexei Paramonov sul caso Navalny. E’ quanto si apprende da fonti della Farnesina.
"Vogliamo capire cosa è successo, se ci sono delle responsabilità, quando verrà restituito il corpo alla famiglia, insomma vogliamo fare chiarezza. Quindi domani ascolteremo il diplomatico di Mosca, come stanno facendo in tutta Europa, per capire e per dare anche un segnale: non si può soffocare la libertà e la democrazia", spiega il ministro Tajani ospite di Tg2 Post. "Non tocca a noi interferire nella vita politica degli altri Paesi", sottolinea aggiungendo che "quando si tocca la libertà, quando gli oppositori finiscono in carcere e muoiono, o perché uccisi o perché portati alla morte, e si dubita che c'è qualcosa che non va, noi abbiamo il dovere di difendere la libertà e la democrazia".
Una decisione, quella di Roma, che segue - come appunto ricordato da Tajani - analoghe mosse diplomatiche avanzate da altre capitali europee. Tra ieri e oggi a convocare i rispettivi ambasciatori russi sono state anche Germania, Finlandia, Spagna, Svezia, Francia e Polonia che ai rappresentanti diplomatici hanno chiesto chiarimenti sulla morte del dissidente russo chiedendo un'inchiesta completa e trasparente.
In serata anche il direttore generale del Seae per l’Europa orientale, la Russia, l’Asia centrale, la cooperazione regionale e l’Osce, Michael Siebert, ha convocato oggi l’incaricato d’affari della missione della Federazione Russa presso l'Unione Europea, Kirill Logvinov, a Bruxelles. Siebert ha espresso "l’indignazione dell’Unione per la morte del politico dell’opposizione russa Alexey Navalny, per la quale la responsabilità ultima ricade sul presidente Putin e sulle autorità russe". Siebert ha invitato la Russia a consentire un'indagine internazionale indipendente e trasparente sulle circostanze della morte improvvisa di Navalny. Ha esortato la Russia "a restituire il corpo alla famiglia senza ulteriori indugi e a consentire alla famiglia di organizzare un funerale". Durante la convocazione del diplomatico russo, Siebert ha ribadito che la Russia deve rilasciare "immediatamente e incondizionatamente" tutti gli altri prigionieri politici, così come tutti coloro che sono detenuti nelle città di tutta la Russia, per aver reso omaggio ad Alexei Navalny.