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Migranti, ministro Esteri Albania: "Stop accordo con Italia? Lasciamo Corte svolga suo lavoro"

"Allusione a uno 'scambio' con Roma è un insulto a storia nostre relazioni"

Migranti, ministro Esteri Albania:
21 dicembre 2023 | 13.52
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"È nel diritto della Corte costituzionale" aver sospeso l'accordo sui migranti con l'Italia dal momento che la Costituzione della Repubblica d'Albania prevede che la "Corte esamini un accordo internazionale prima della sua ratifica" ed "il governo rispetta l'operato della giustizia". Quindi "lasciamo che svolga il suo lavoro e attendiamo la decisione finale". Lo afferma in un'intervista all'Adnkronos il ministro albanese per l'Europa e gli Affari Esteri, Igli Hasani, alla vigilia della visita a Tirana del titolare della Farnesina, Antonio Tajani, che non esita a definire "un ministro amico di un Paese amico che come tale sarà sempre accolto in Albania".

Lo scorso 13 dicembre la Corte Costituzionale ha sospeso la ratifica dell'intesa tra i governi Meloni e Rama dopo il ricorso presentato dal Partito Democratico albanese, che è all'opposizione. La Corte si pronuncerà sul ricorso il prossimo 18 gennaio. L'accordo è stato giudicato da chi vi si oppone come una possibile contropartita di un eventuale sostegno italiano all'ingresso dell'Albania in Europa. Accuse che Hasani respinge con fermezza. "Il sostegno italiano all'Albania non è iniziato per un accordo - spiega - L'Italia è stata sempre la prima sostenitrice e il più grande aiuto per il nostro Paese. Pertanto, ogni allusione riguardo a favori per qualsiasi accordo tra i nostri due governi e Paesi amici sarebbe inappropriato e un insulto alla storia dell'Italia e dell'Albania".

Il ministro degli Esteri albanese parla quindi della "sfida cruciale che trascende i confini nazionali" che la migrazione rappresenta per l'Ue e che, precisa, "non può essere risolta solo attraverso azioni nazionali", ma "solo con un approccio determinato e collettivo in uno spirito europeo, basato sulla cooperazione pragmatica".

Hasani sottolinea che l'Albania "si è impegnata ad affrontare le sfide comuni migratorie e di sicurezza lungo la rotta balcanica" sebbene non abbia un peso "significativo" nell'aumento del numero degli attraversamenti illegali lungo questa rotta ed è "un solido partner nell'adempimento degli sforzi congiunti Ue-Balcani Occidentali per affrontare questa sfida, incluso il piano d'azione per la migrazione della Commissione Europea per i Balcani Occidentali".

Il ministro commenta quindi le resistenze in Albania contro l'accordo con l'Italia da parte dell'opposizione che, dichiara, "reagisce negativamente a qualsiasi decisione, senza approfondire o argomentare le sue opinioni: è contraria a tutto, senza sapere nemmeno a cosa si oppone".

L'intesa, aggiunge, è un accordo "reciproco fra Paesi che si sono sempre aiutati l'uno con l'altro. Per noi è sempre un onore dare una mano quando l'Italia ce lo chiede e sarà sempre un privilegio essere un amico speciale dell'Italia e un Paese fratello e alleato".

Sulla visita infine di Tajani, Hasani evidenzia che le visite reciproche, in ogni occasione, confermano l'eccellente stato delle relazioni tra Roma e Tirana. L'Italia - conclude - è il nostro avvocato più fidato a livello europeo e la voce più forte e ascoltata a Bruxelles per sostenere l'Albania e i Balcani occidentali nel loro percorso europeo".

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