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Funerali leader Hamas e comandante Hezbollah: "Vendetta contro Israele"

A Teheran le esequie di Ismail Haniyeh, capo politico di Hamas, a Beirut quelle di Fuad Shukr, comandante Hezbollah

I funerali di Ismail Haniyeh (Afp)
I funerali di Ismail Haniyeh (Afp)
01 agosto 2024 | 07.02
LETTURA: 7 minuti

E' la giornata dei funerali di Ismail Haniyeh, capo politico di Hamas ucciso a Teheran in un attacco attribuito a Israele, e di Fuad Shukr, il comandante di Hezbollah ucciso due giorni fa in un raid a Beirut sempre attribuito a Israele. Iran e Nasrallah uniti in un'unica risposta: "Vendetta". Mentre le Idf confermano l'uccisione a Gaza di Mohammed Deif, capo ala militare di Hamas, gli Houthi avvertono: "Con Israele è guerra totale".

Funerali Haniyeh a Teheran

Migliaia di persone oggi in Iran hanno partecipato ai funerali di Haniyeh. Le esequie sono iniziate con il presidente del parlamento iraniano Mohammad Bagher Ghalibaf e il vice leader di Hamas a Gaza Khalil al-Hayya che hanno parlato alla folla in lutto a Teheran. La Guida Suprema, l'ayatollah Ali Khamenei, ha guidato le preghiere sul corpo di Haniyeh presso l'Università di Teheran, nel centro della città. Durante le esequie, lo spazio aereo nell'area è stato chiuso a causa della presenza del leader supremo Ali Khamenei.

Iran: "Vendicheremo Haniyeh al momento giusto"

Mohammad Bagher Ghalibaf ha ribadito che l'Iran vendicherà l'uccisione di Haniyeh. L'Iran "eseguirà sicuramente l'ordine della Guida Suprema" Ali Khamenei di vendicare Haniyeh, ha detto Ghalibaf che, rivolgendosi alla folla che scandiva lo slogan "morte a Israele, morte all'America", ha aggiunto: "È nostro dovere rispondere al momento giusto e nel posto giusto".

"Tutti gli assassinii compiuti da Israele derivano dalla loro incapacità di affrontare la resistenza sul campo. Israele commette un errore strategico se pensa che colpire i leader della resistenza cambierà le cose", ha affermato il presidente del parlamento iraniano. "Israele ha sbagliato a uccidere Haniyeh. L'era dell'ignoranza è finita. Israele pagherà un prezzo elevato per la sua aggressione contro l'Iran".

Hamas: "Sangue di Haniyeh ci guiderà per la resistenza"

"Se il nemico sionista pensa che uccidere i nostri leader indebolirà la nostra determinazione, si sbaglia - ha avvertito Khalil al-Hayya durante il funerale - Con questo nuovo crimine, ha ancora una volta dimostrato al mondo che l'entità sionista è la fonte del male. Il sangue di Haniyeh guiderà la strada all'unità del popolo e alla resistenza per la liberazione della Palestina e di Gerusalemme. Ci impegniamo con la nostra nazione a continuare a resistere all'occupazione sionista fino alla sua fine, a riportare il nostro popolo nella sua terra, a stabilire il nostro stato e a determinare il nostro destino".

"Colpire Israele"

Colpire direttamente Israele, come rappresaglia per l'uccisione a Teheran del leader di Hamas. E' l'ordine che sarebbe stato dato dall'ayatollah Ali Khamenei, stando a quanto rivela il New York Times, che cita tre funzionari iraniani informati sull'ordine, tra cui due membri dei Guardiani della rivoluzione, secondo cui la disposizione di Khamenei sarebbe stata impartita durante una riunione d'emergenza del Consiglio supremo di sicurezza nazionale iraniano.

E oggi il capo di Stato maggiore delle forze iraniane, generale Mohammad Bagheri, citato dai media di Teheran, ha confermato che l'Iran e le milizie sue alleate nella regione stanno valutando le modalità della risposta a Israele, in rappresaglia all'uccisione di Haniyeh. "Stiamo considerando come noi e l'asse della resistenza ci vendicheremo". Bagheri, che ha parlato a margine dei funerali di Haniyeh, ha detto che la rappresaglia "certamente ci sarà" e che Israele "si pentirà" delle sue azioni. Secondo quanto rivelato da cinque fonti a Reuters, come si legge sui media israeliani, alti vertici iraniani dovrebbero incontrare nelle prossime ore rappresentanti delle milizie in Libano, Iraq e Yemen per discutere le modalità della rappresaglia.

Houthi: "Con Israele è guerra totale, ogni opzione possibile"

"Quello che posso dire è che c'è una guerra totale e allargata contro il nemico israeliano. Tutte le opzioni sono possibili", ha detto all'Adnkronos il vice capo dell'Autorità per i media degli Ansar Allah (Houthi) e presidente del consiglio di amministrazione dell'agenzia di stampa Saba, Nasr al-Din Amer, interpellato sul possibile ruolo degli Houthi nella "vendetta" annunciata da Ali Khamenei contro Israele per l'uccisione di Haniyeh.

Haniyeh ucciso da bomba in guest house gestita da pasdaran

Secondo quanto ha rivelato il New York Times, citando sette funzionari mediorientali, tra cui due iraniani, e un funzionario americano, Haniyeh sarebbe stato ucciso da un ordigno esplosivo introdotto di nascosto nella guest house di Teheran dove alloggiava e non, come ipotizzato, da un missile lanciato fuori dall'Iran. Secondo cinque fonti mediorientali, la bomba sarebbe stata nascosta circa due mesi fa nella guest house, che è gestita e difesa dai Guardiani della Rivoluzione e fa parte di un grande complesso, noto come Neshat, situato in un quartiere benestante di Teheran nord.

La bomba, hanno sottolineato i cinque funzionari, è stata fatta esplodere a distanza, una volta confermata la presenza di Haniyeh nella guest house. L'esplosione, che ha anche provocato la morte di una sua guardia del corpo, ha scosso l'edificio, mandato in frantumi alcune finestre e causato il crollo parziale di un muro esterno, secondo due membri dei pasdaran informati su quanto avvenuto.

Funerali Shukr a Beirut

Oggi a Beirut si sono svolti i funerali di Fuad Shukr, il comandante di Hezbollah ucciso due giorni fa in un raid attribuito a Israele. “Il nemico non sa da dove arriverà la nostra risposta, se dal nord o dal sud della Palestina, e se sarà separata o simultanea", ha avvertito il segretario generale di Hezbollah, Hassan Nasrallah, in un discorso trasmesso durante la cerimonia funebre per il comandante militare della organizzazione sciita libanese filoiraniana.

La vendetta, ha detto Nasrallah, sarà “reale e non formale e molto ponderata”: “Il nemico e coloro che gli stanno dietro dovranno attendere la nostra inevitabile prossima risposta. Tra noi e loro ci saranno giorni, notti e campi di battaglia”. Secondo il capo di Hezbollah “ciò che sta accadendo non è più fronte di sostegno” ad Hamas, “ma piuttosto una grande battaglia aperta i cui campi di battaglia includono Gaza, il Libano meridionale, lo Yemen, l’Iraq e l’Iran”.

È salito a sette il bilancio delle vittime dell'attacco compiuto martedì dalle forze israeliane nel sud di Beirut e nel quale è stato ucciso Shukr. Lo ha riferito il ministero della Sanità del Libano. Dalle prime informazioni, risulta che tra le vittime ci sarebbero almeno due minorenni, una bambina di sei anni e un'altra di dieci. Le autorità libanesi avevano finora confermato, oltre a quella di Shukr, la morte di altre quattro persone.

Idf confermano uccisione Mohammed Deif a Gaza

Intanto le Idf hanno confermato che Mohammed Deif, capo dell'ala militare di Hamas dal 2002, è stato ucciso il mese scorso in un attacco aereo israeliano nella parte meridionale della Striscia. L'esercito dello Stato ebraico ha spiegato di aver ottenuto nelle ultime ore informazioni di intelligence che confermano la sua morte.

Deif è stato eliminato in un attacco che ha preso di mira un compound appartenente a Rafa'a Salameh, comandante della Brigata Khan Yunis di Hamas, nell'area di Khan Yunis, lo scorso 13 luglio. Il giorno successivo le Idf avevano confermato la morte di Salameh, ma non ufficialmente quella di Deif, sebbene l'intelligence ritenesse praticamente certo che i due si trovassero insieme nell'edificio bombardato dai caccia.

Israele "ha un livello di preparazione molto alto per qualsiasi scenario, sia difensivo che offensivo" e farà pagare "a caro prezzo qualsiasi atto di aggressione contro di noi da qualsiasi fronte", ha dichiarato il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu.

Il ministro israeliano della Difesa, Yoav Gallant, ha pubblicato uno scatto sui social che lo ritrae mentre traccia una X su una foto di Deif. "L'uccisione dell'omicida di massa Mohammed Deif - il 'Bin Laden di Gaza' - il 13 luglio 2024, è un passo cruciale verso lo sradicamento di Hamas come organizzazione militare e politica e verso il raggiungimento degli obiettivi di guerra che ci siamo prefissati", ha dichiarato Gallant a commento della notizia. Il ministro ha quindi elogiato la cooperazione "ottimale" tra le Idf e lo Shin Bet che ha portato all'eliminazione di Deif, sottolineando che "Hamas è un'organizzazione che si sta disintegrando e i terroristi devono scegliere tra la resa e la morte".

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