Nuove proteste dei parenti dei rapiti il 7 ottobre del 2023. Gaza: "Uccisi a Khan Yunis 17 palestinesi, quasi tutti donne e bambini"
Sono stati trovati nella Striscia di Gaza i corpi senza vita di Youssef Ziyadne, 53 anni, e di suo figlio Hamza Ziyadne, 22, entrambi rapiti dal sud di Israele il 7 ottobre del 2023 e che finora erano ritenuti in vita. Lo riferiscono i familiari delle vittime, come riporta il Times of Israel. Youssef Ziyadne era stato rapito insieme ai tre figli Hamza, Bilal 28 e Aisha Ziyadne, 17. Bilal e Aisha erano stati rilasciati il 30 novembre del 2023.
Un accordo sul rilascio degli ostaggi e una tregua nella Striscia di Gaza, al centro di negoziati indiretti tra Israele e Hamas in Qatar, dichiara il segretario di Stato americano Antony Blinken, è "molto vicino". "In Medio Oriente siamo molto vicini a un cessate il fuoco e a un accordo sugli ostaggi".
"Una totale bugia". Israele nega sia allo studio una tregua di sei, otto settimane nei colloqui per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e la liberazione degli ostaggi tenuti prigionieri da oltre un anno da Hamas nell'enclave palestinese. La smentita alle notizie del giornale libanese Al Akhbar arriva dall'ufficio del premier israeliano, Benjamin Netanyahu. Secondo il quotidiano in questo arco di tempo Israele dovrebbe ricevere da Hamas un elenco con i nomi degli ostaggi.
In una dichiarazione dell'ufficio del premier israeliano, riportata dal Times of Israel, l'articolo di Al Akhbar, che cita fonti egiziane, viene definito "una totale bugia e un'altra parte della guerra psicologica che Hamas cerca di infliggere alle famiglie degli ostaggi e ai cittadini di Israele". Israele, viene ribadito, "continuerà a lavorare senza sosta e instancabilmente per riportare a casa tutti gli ostaggi".
Intanto nuove proteste sotto la sede del Likud a Tel Aviv dei parenti degli ostaggi, tenuti prigionieri ormai da oltre un anno nella Striscia di Gaza. A riferirne è il Times of Israel. I familiari chiedono un accordo che porti alla liberazione immediata dei loro cari. "Ponete fine alla guerra. Subito l'accordo per gli ostaggi", è lo slogan del corteo.
Un gruppo di 112 familiari ha presentato intanto una petizione all'Alta Corte di Israele, accusando il governo di aver abbandonato i propri cari, violando due leggi costituzionali. Secondo la petizione, "il governo ha abbandonato gli ostaggi per 459 giorni, violando i loro diritti costituzionali alla vita, all'integrità fisica e alla dignità umana".
I ricorrenti chiedono un'ordinanza provvisoria e condizionale che obblighi lo Stato a giustificare "il perché del suo rifiuto di accettare un accordo per il rilascio degli ostaggi trattenuti a Gaza da Hamas, violando i loro diritti costituzionali, e perché il governo non dovrebbe essere costretto a garantire il loro rilascio, anche accettando di porre fine alla guerra e di ritirarsi da Gaza in cambio della loro libertà".
Nell'attacco di ieri a Khan Yunis, nella Striscia di Gaza, sono rimasti uccisi 17 palestinesi, quasi tutti donne e bambini, sostiene il ministero della Salute di Gaza, gestito da Hamas, mentre l'esercito israeliano ha dichiarato di aver colpito nella zona "alcuni terroristi che hanno preso parte al massacro del 7 ottobre 2023".
Ahmed al-Farra, direttore del reparto pediatrico del Nasser Hospital di Khan Younis, ha detto che cinque bambini sono stati uccisi nell'attacco aereo mentre si riparavano insieme nella stessa tenda. I loro corpi erano tra gli otto bambini e le cinque donne portati all'ospedale. Due corpi rimangono non identificabili, ha aggiunto.
Secondo l'Idf, "prima dell'attacco sono state adottate numerose misure per ridurre il rischio di danni ai civili, tra cui l'uso di munizioni guidate di precisione, sorveglianza aerea e ulteriori informazioni di intelligence".