cerca CERCA
Mercoledì 12 Febbraio 2025
Aggiornato: 12:55
10 ultim'ora clock BREAKING NEWS

Raid russo su Kiev, Zelensky: "Chiaro che Putin non si prepara alla pace"

Almeno un morto e 4 feriti, tra cui un bambino. Senza elettricità una parte della capitale. Cremlino dice "no" allo scambio di territori

Missili russi su Kiev
Missili russi su Kiev
12 febbraio 2025 | 10.16
LETTURA: 4 minuti

La Russia martella l'Ucraina e Zelensky accusa Putin di "non volere la pace", mentre il Cremlino respinge l'idea di uno scambio di territori tra Kiev e Mosca nell'ambito di un eventuale negoziato di pace.

Nella notte un massiccio attacco aereo con droni e missili ha colpito la regione di Kiev e la capitale, provocando almeno un morto e quattro feriti, tra cui un bambino. Lo ha reso noto il consigliere presidenziale ucraino Andriy Yermak su Telegram spiegando che una parte della capitale è rimasta senza elettricità a causa del raid. I vigili del fuoco sono impegnati a spegnere un incendio in una zona residenziale di Kiev, aggiungono i media.

Nel distretto di Holosiivskyi, un vasto incendio ha avvolto un magazzino di 600 metri quadrati, mentre nel distretto di Solomianskyi, il tetto di un edificio residenziale ha preso fuoco. Non sono state immediatamente fornite ulteriori informazioni sulla reale entità dei danni o delle vittime.

Secondo quanto riferito da diversi giornalisti del Kyiv Independent presenti sul posto, a Kiev si sono verificate delle esplosioni intorno alle 4:30 del mattino, ora locale. Secondo le prime informazioni , quattro missili balistici Iskander sarebbero stati lanciati verso la capitale.

Zelensky: "Putin non vuole la pace"

Il presidente russo Vladimir "Putin non si sta preparando per la pace, continua a uccidere ucraini e a distruggere città", ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky attraverso i social media, ribadendo che "solo misure forti e pressioni sulla Russia possono fermare questo terrore". "In questo momento abbiamo bisogno dell'unità e del supporto di tutti i nostri partner nella lotta per una giusta fine di questa guerra", ha detto Zelensky in un post.

Medvedev: "Attacco a Kiev rientra nel concetto di 'pace attraverso la forza"

Gli attacchi delle forze armate russe su Kiev condotti oggi rientrano nel concetto di "pace attraverso la forza", ha dichiarato dal canto suo il vice capo del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev, spiegando in un post su Telegram che "il concetto di pace attraverso la forza a volte funziona davvero. Ad esempio, dimostrando un potere reale, non inventato da qualcuno. Come oggi a Kiev dopo l'arrivo dei nostri missili e Uav". "Sebbene tali azioni (gli attacchi delle Forze armate russe a Kiev) - prosegue Medvedev - non siano in grado di liberare completamente la mente di quegli illegittimi buffoni che, tremando di paura e astinenza da droga, stanno dicendo sciocchezze davanti alle telecamere sullo scambio di territori. Per queste persone, l'unico modo per guarire è sentirsi di nuovo russi. Su consiglio del presidente degli Stati Uniti".

In precedenza, in un'intervista con Fox News, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump aveva dichiarato che un giorno l'Ucraina "potrebbe diventare la Russia" e non aveva escluso di voler restituire tutti i soldi spesi per questo Paese dal governo americano. Trump ha specificato che vorrebbe ricevere un equivalente sotto forma di terre rare ucraine per un valore di circa 500 miliardi di dollari. Il portavoce del presidente russo, Dmitry Peskov, commentando questa ipotesi del leader americano, ha sottolineato che una parte significativa dell'Ucraina vuole diventare Russia e lo è già diventata, riferendosi alla decisione presa nel referendum delle Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk, delle regioni di Zaporizhzhya e Kherson di unirsi alla Federazione Russa.

Cremlino: "No a scambio territori"

Il Cremlino ha intanto respinto l'idea di uno scambio di territori occupati tra Kiev e Mosca nell'ambito di un eventuale negoziato di pace, evocato ieri in un'intervista al Guardian da Zelensky. "Questo è impossibile. La Russia non ha mai discusso e mai discuterà di uno scambio che coinvolga il suo territorio", ha affermato il portavoce Dmitry Peskov, assicurando che le forze ucraine che occupano parte della regione di Kursk saranno "annientate" o "cacciate".

Zakharova: "Occidente ha fatto di tutto per seppellire accordi di Minsk"

Il destino di milioni di russi nel Donbass non interessa a Kiev e all'Occidente, che hanno fatto di tutto per "seppellire" gli accordi di Minsk. Lo ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, in occasione del decimo anniversario della firma del “Pacchetto di misure per l’attuazione degli accordi di Minsk”.

"La storia del sabotaggio di Kiev durato sette anni, con la connivenza e il sostegno dell'Occidente del "Pacchetto di misure" e della risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, dimostra chiaramente che per loro il Donbass è un territorio, non le persone che ci vivono - ha spiegato la Zakharova - Non si preoccupano del destino di milioni di russi e residenti di lingua russa, quindi hanno fatto di tutto per 'seppellire' gli accordi di Minsk, la cui attuazione ha aperto una reale

Leggi anche
Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL

threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram

ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza