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Gaza, raid Israele su Khan Younis: 19 morti e 60 feriti

L'attacco nella notte ad Al-Mawasi, zona umanitaria creata per dare rifugio agli sfollati. Tel Aviv: "Colpito centro di comando di Hamas, obiettivo tre alti miliziani"

Khan Younis, Gaza - Fotogramma /Ipa
Khan Younis, Gaza - Fotogramma /Ipa
10 settembre 2024 | 07.17
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Sarebbero 19 le persone rimaste uccise in un attacco israeliano avvenuto nella notte contro una zona umanitaria nei pressi di Khan Younis, creata per dare rifugio agli sfollati nel sud di Gaza. A darne notizia il ministero della Sanità nella Striscia di Gaza, guidato da Hamas. In precedenza, la protezione civile di Hamas e l’ufficio stampa del governo avevano affermato che nell’attacco erano morte 40 persone, un bilancio che Israele aveva contestato.

Secondo la Protezione civile di Gaza, nell'attacco sarebbero rimaste ferite più di 60 persone, con i soccorritori che starebbero affrontando “grandi difficoltà” nel recuperare le vittime - molte delle quali si ritiene dormissero al momento degli attacchi - a causa della mancanza di risorse e “dell’assenza di una fonte di luce”. Sia il numero dei feriti sia il bilancio delle vittime potrebbe aumentare poiché alcune vittime sono ancora sotto le macerie e la sabbia.

L’attacco ha colpito Al-Mawasi, una regione costiera vicino a Khan Younis dove sono fuggiti decine di migliaia di palestinesi sfollati, molti dei quali vivono nelle tende in un’area con scarse infrastrutture, scarso accesso a rifugi o aiuti umanitari spiega la Cnn.

Secondo le Forze di Difesa Israeliane, l'attacco ha "colpito importanti terroristi di Hamas che operavano all'interno di un centro di comando e controllo incorporato all'interno dell'area umanitaria", ma l'organizzazione palestinese ha negato di aver schierato combattenti nella zona. In una dichiarazione, spiega ancora la Cnn, Hamas ha definito le affermazioni di Israele sulla presenza dei suoi combattenti nella zona “una palese menzogna, attraverso la quale cerca di giustificare questi crimini atroci”.

Gli obiettivi dell'attacco aereo notturno erano tre alti miliziani di Hamas, hanno spiegato le Idf, precisando che i tre - identificati come Samer Ismail Khader Abu Daqqa, a capo delle forze aeree di Hamas; Osama Tabash, a capo della sorveglianza e degli obiettivi nella divisione di intelligence di Hamas e Ayman Mabhouh, un altro alto ufficiale di Hamas - sono stati "direttamente coinvolti nel massacro del 7 ottobre" e in altri attacchi contro le truppe a Gaza e contro Israele negli ultimi mesi.

Hamas ha quindi affermato che “decine di civili disarmati, la maggior parte dei quali erano bambini e donne” sono stati uccisi nell’attacco. Il portavoce della difesa civile di Gaza, Mahmoud Bassal, ha detto inoltre che i palestinesi della zona non sono stati avvertiti in anticipo dell'attacco.

Ma l’esercito israeliano afferma di aver adottato misure per mitigare i danni ai civili nell’attacco, inclusa un'"estesa raccolta di informazioni" e una continua sorveglianza aerea nelle ore precedenti l’attacco, "in modo da verificare la presenza [degli obiettivi] nell’area insieme ad altri terroristi".

L'Idf contesta anche le cifre di morti e feriti che "non sono in linea con informazioni in nostro possesso, le precise munizioni utilizzate e la precisione dell’attacco".Inserire il testo

A Gaza 41mila morti in meno di un anno. Israele: "Hamas non esiste più"

Il ministero della Sanità di Gaza, sotto il controllo di Hamas, ha reso noto che sono 41.020 i palestinesi rimasti uccisi nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre scorso. Altre 94.925 persone sono rimaste ferite.

Il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, dichiara invece che dopo più di 11 mesi di guerra Hamas è stata resa di fatto inesistente come forza militare organizzata a Gaza."Hamas come formazione militare non esiste più. Hamas - ha dichiarato alla stampa - è impegnata in azioni di guerriglia e noi continuiamo a combattere i terroristi di Hamas e perseguire la sua leadership".

Raid contro deposito di armi in Libano

Il ministero della Salute libanese ha riferito che sei persone sono rimaste ferite in un attacco aereo israeliano che ha colpito un deposito di armi nella città di Nabatieh, nel sud del Libano.

Cisgiordania, riapre valico di Allenby

Riapre intanto questa mattina il valico di Allenby, tra Cisgiordania e Giordania, chiuso domenica dopo l'attacco terroristico che ha causato la morte di tre civili israeliani. Il ponte resterà però chiuso al traffico commerciale. A disporre la riapertura sono stati i responsabili della sicurezza, secondo quanto riporta il Times of Israel, che cita l'Autorità aeroportuale israeliana, responsabile della gestione del valico.

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