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Gaza, Israele ammette: "3 ostaggi uccisi per errore"

Netanyahu: "Tragedia insopportabile". Recuperati i corpi di altri tre rapiti. Si lavora a nuovo accordo osteggi. Scontri con Hamas a Khan Younis

Tank israeliano - (Afp)
Tank israeliano - (Afp)
15 dicembre 2023 | 07.38
LETTURA: 6 minuti

Le truppe israeliane hanno ucciso per errore tre ostaggi israeliani, durante i combattimenti a Shejaiya, nel nord di Gaza. Ad affermarlo, secondo quanto riferisce 'The Times of Israel', è il portavoce dell'Idf, il contrammiraglio Daniel Hagari. I militari, spiega, hanno considerato per errore i tre ostaggi israeliani "come una minaccia e hanno aperto il fuoco contro di loro, uccidendoli": "E' stato un tragico incidente, l'Idf ne ha la responsabilità", dice Hagari. "Questa è un'area in cui i soldati hanno incontrato molti terroristi, compresi attentatori suicidi", aggiunge.

Hagari ha poi aggiunto che i tre ostaggi "erano fuggiti" da Hamas "o erano stati abbandonati dai terroristi che li tenevano prigionieri". "Dopo la sparatoria è sorto un immediato sospetto sull'identità dei morti e i loro corpi sono stati rapidamente trasferiti per essere esaminati in Israele, dove gli ostaggi sono stati identificati", spiega Hagari. "Questo è un evento triste e doloroso per tutti noi, e l'Idf ha la responsabilità di tutto ciò che è successo", aggiunge.

L'Idf, spiega ancora Hagari, ha immediatamente iniziato a indagare sull'incidente. "Questo è un evento tragico, che ha avuto luogo in una zona di battaglia dove le truppe hanno incontrato molti terroristi nei giorni scorsi, e oggi, e hanno combattuto dure battaglie", dice. "In alcuni casi, i militari hanno dovuto far fronte ad attentatori suicidi e in altri casi i soldati hanno dovuto far fronte a terroristi che hanno cercato di attirarli in un'imboscata. Poco dopo il tragico incidente, un altro scontro con i terroristi ha avuto luogo vicino al luogo dell'incidente", dice Hagari.

L'Idf sta ancora lavorando per "raccogliere i fatti e chiarire i dettagli dell'incidente", ma nel frattempo nuovi protocolli per l'identificazione degli ostaggi sono stati trasferiti alle forze di terra, "per fare di tutto per prevenire un altro tragico evento come questo". L'Idf esprime "profondo dolore" per l'accaduto condivide "il dolore delle famiglie. Possa la loro memoria essere benedetta", aggiunge Hagari.

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha definito l'uccisione una "tragedia insopportabile" e offerto le sue condoglianze alle famiglie dei tre ostaggi. "Insieme a tutto il popolo di Israele, chino il capo in segno di profondo dolore e piango la caduta di tre dei nostri cari figli che sono stati rapiti, tra cui Yotam Haim e Samer Fouad al Talalka", ha dichiarato. "L'intero Stato di Israele piangerà questa sera. Il mio cuore va alle famiglie in lutto in questo momento difficile". Netanyahu ha quindi ringraziato le truppe delle Forze di difesa per il loro impegno nonostante gli eventi della giornata, dicendo che ci vuole un immenso coraggio per prestare servizio a Gaza. "Anche in questa serata difficile", Israele "fascerà le ferite, imparerà la lezione e continuerà con uno sforzo supremo per riportare a casa sani e salvi tutti i nostri rapiti".

Scontri Israele-Hamas a Khan Younis

Pesanti combattimenti tra l’esercito israeliano e i miliziani di Hamas si sono svolti intanto a Khan Younis. Lo riporta al Jazeera, secondo la quale la città nel sud della Striscia di Gaza è stata in precedenza oggetto di pesanti bombardamenti in prossimità di una scuola dell'Unrwa, dove si erano rifugiando molti sfollati. Sarebbero 5 i morti.

L’esercito israeliano ha intanto informato che sta conducendo operazioni militari nel quartiere di Shujaiya, a est del centro di Gaza City. Il portavoce dell'Idf Avichay Adraee ha scritto su X che i militari hanno distrutto il quartier generale di un battaglione legato ad Hamas e un tunnel. Ha aggiunto che un “sabotatore” è stato ucciso dopo aver tentato di lanciare un ordigno esplosivo.

Recuperati i corpi di tre ostaggi

Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno recuperato oggi il corpo di un civile di 28 anni, Elia Toledano, preso in ostaggio lo scorso 7 ottobre dai miliziani di Hamas e portato nella Striscia di Gaza. Toledano era stato preso in ostaggio durante l'assalto al festival musicale Supernova vicino al Kibbutz Re'im. Il suo corpo è stato trovato durante un'operazione militare nell'enclave palestinese, portato in Israele per l'identificazione e successivamente è stata informata la sua famiglia. Circa 360 partecipanti al rave sono stati uccisi durante l'assalto guidato da Hamas al festival musicale, mentre altri 36 sono stati presi in ostaggio.

Le Idf hanno poi recuperato a Gaza i corpi di due soldati rapiti da Hamas, riferisce un portavoce delle Idf spiegando che il caporale Nick Beizer e il sergente Ron Sherman avevano entrambi 19 anni. Sherman era stato rapito dalla sua base e poco prima di essere preso aveva mandato un messaggio ai suoi genitori dicendo "è finita". Successivamente era stato mostrato sui social in abiti civili mentre era in ostaggio di Hamas.

Beizer, anche lui 19enne, era stato prelevato dalla base vicino al valico di Erez. Faceva parte dell'ufficio di coordinamento del distretto di Erez che lavora con l'Autorità nazionale palestinese (Anp) per quanto riguarda l'importazione e l'esportazione di beni, la formazione, la scorta di convogli e le imprese palestinesi.

Un altro soldato israeliano è intanto morto durante l'operazione in corso nella Striscia, portando a 117 il numero dei militari caduti combattendo Hamas dal'inizio della guerra. Lo ha reso noto l'Idf, le Forze di difesa israeliane, spiegando che il sergente Oz Shmuel Aradi, un soldato di 19 anni del 603esimo battaglione del Corpo di ingegneria da combattimento, del Kibbutz Hatzor vicino ad Ashdod, è stato ucciso ieri in azione nel sud di Gaza.

I militari hanno aggiunto che quattro soldati riservisti sono rimasti gravemente feriti negli scontri di ieri nell'enclave palestinese.

Si lavora a nuovo accordo ostaggi

Il consigliere per la Sicurezza nazionale degli Stati Uniti Jake Sullivan ha incontrato ieri per circa due ore a Tel Aviv il capo del Mossad David Barnea per discutere la possibilità di arrivare a un altro accordo per lo scambio di ostaggi. Lo rende noto l'emittente N12 citando un funzionario americano. ''Gli Stati Uniti stanno ora discutendo con le parti diverse iniziative per rinnovare l'accordo per il rilascio dei rapiti'', ha affermato la fonte.

Razzi su Gerusalemme, Hamas rivendica

Il braccio armato di Hamas, le Brigate al-Qassam, rivendica la responsabilità per la raffica di razzi lanciati in direzione di Gerusalemme, dove sono tornate a suonare le sirene per l'allarme antiaereo. Lo riferisce il Times of Israel dopo le notizie secondo cui almeno tre razzi sarebbero stati intercettati dal sistema Iron Dome.

La denuncia del Nyt: "Idf distruggono 6 cimiteri a Gaza"

Le Forze di difesa israeliane (Idf) avrebbero danneggiato o distrutto sei cimiteri nella Striscia di Gaza nelle ultime settimane. Lo riporta il New York Times basandosi sull'analisi di foto satellitari. Secondo il quotidiano americano, in alcuni casi i cimiteri sono stati rasi al suolo e trasformati in basi operative, con veicoli blindati e fortificazioni. Il Nyt, precisando che l'esercito israeliano non ha risposto alla richiesta di chiarimenti in merito, rileva come il diritto internazionale consideri la distruzione di luoghi religiosi come possibili crimini di guerra se non giustificata da necessità militari.

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