Ultras israeliani gemellati con l'Ajax e vicini a Netanyahu
C'era il timore che la partita di Europa League tra Ajax e Maccabi Tel Aviv potesse sfociare in scontri e disordini, e così è stato. Il gemellaggio tra le frange più estreme delle due tifoserie, i 'Maccabi fanatics' e gli 'Ultras Amsterdam', unitamente alla forte presenza ebraica tra le file dei tifosi dei 'lancieri', avevano convinto le autorità olandesi a permettere la trasferta ad Amsterdam per i tifosi del Maccabi, che si sono quindi riversati nel settore ospiti della Johan Cruijff Arena. Nonostante le proteste dei gruppi pro-Palestina, che avevano chiesto di poter manifestare il proprio dissenso nei pressi dello stadio, senza ottenere il permesso dalla sindaca Femke Halsema.
Il Maccabi Tel Aviv, club più antico della città fondato nel 1906 e rappresentazione del ceto borghese, vive un accesissimo derby con i rivali cittadini dell'Hapoel Tel Aviv, club dal colore 'rosso' per le sue origini proletarie e da sempre espressione sportiva della sinistra israeliana, confermata dalla frequente presenza di simboli comunisti durante le partite interne allo stadio 'Bloomfield'. Se il Maccabi, anche attraverso i suoi colori giallo e blu si è sempre professato 'nobile' discendente del condottiero Giuda Maccabeo, l'Hapoel è noto per il suo impegno per la pace israelo-palestinese e la divisione di Gerusalemme. La grande rivalità tra le due tifoserie è politica oltre che sportiva, e non di rado i derby cittadini sono terminati con scontri e sospensioni.
I Maccabi Fanatics sono un gruppo ultras di estrema destra, fondato nel 2012 dopo lo scioglimento del precedente e più moderato gruppo di supporter, HaShachen Ha-12 (Il dodicesimo uomo). Vicini al Likud del premier Benjamin Netanyahu e famosi per le coreografie spettacolari e il calore con cui supportano la squadra in patria e in Europa, portano avanti da anni un rapporto d'amicizia con gli Ultras Amsterdam, gruppo di sostenitori dell'Ajax, con cui condividono la matrice giudaica. I tifosi lancieri, noti anche come Super Joden ("Super Ebrei"), abbracciano simboli ed identità ebraica, sebbene molti non siano realmente di origine ebraica. Negli anni, hanno sempre più frequentemente sventolato bandiere israeliane come simbolo d'appartenenza e sfottò verso i rivali.
L'amicizia tra le due tifoserie non è bastata ad evitare gli scontri, anche se non è ancora chiaro se gli assalitori fossero tifosi dell'Ajax o manifestanti pro-Palestina slegati dalla partita. Già da ieri pomeriggio circolavano sui sociali video di tifosi israeliani che strappavano bandiere palestinesi e intonavano cori inneggianti all'Idf e contro gli arabi. Lo scorso marzo, in occasione della partita contro l'Olympiacos ad Atene, i tifosi del Maccabi avevano assalito fisicamente un tifoso con una bandiera palestinese.
Nel 2015, i Maccabi Fanatics di fatto forzarono la cessione del giocatore arabo-israeliano Maharan Radi, costantemente bersaglio di cori razzisti nonostante la trafila nelle giovanili della squadra.