Il presidente Ferdinand Marcos Jr: "Opera di terroristi stranieri"
Attentato durante la messa celebrata oggi, 3 dicembre, nella palestra dell'Università statale di Mindanao, nella città di Marawi nel sud delle Filippine. Quattro persone sono rimaste uccise e decine ferite. L'esplosione ha devastato la palestra.
L'attentato è stato rivendicato dall'Isis, riporta al-Arabiya, precisando che il gruppo ha sostenuto su Telegram che i suoi affiliati hanno fatto esplodere una bomba durante la celebrazione.
Il presidente Ferdinand Marcos Jr ha condannato l'attacco e ha affermato di aver incaricato la polizia e le forze armate di garantire la sicurezza del pubblico. "Condanno con la massima fermezza gli atti insensati e atroci perpetrati da terroristi stranieri", ha affermato Marcos. "Gli estremisti che esercitano violenza contro gli innocenti saranno sempre considerati nemici della nostra società".
Mamintal Alonto Adiong Jr, governatore della provincia di Lanao del Sur a Mindanao, ha condannato il "violento attacco. Qui nella mia provincia, sosteniamo i diritti umani fondamentali, compreso il diritto alla religione", ha affermato Adiong in una nota. "Anche gli attacchi terroristici contro gli istituti scolastici devono essere condannati perché questi sono luoghi che promuovono la cultura della pace e formano i nostri giovani affinché siano i futuri plasmatori di questo Paese".