26 marzo 2024. «Accogliamo con grande soddisfazione la decisione del Governo di istituire un tavolo tecnico tra i Ministri della Salute e della Famiglia Schillaci e Roccella per garantire che il Servizio Sanitario Nazionale italiano assista i minori affetti da presunta disforia di genere sulla base delle migliori e più recenti evidenze medico scientifiche, in particolare riguardo la somministrazione di farmaci ormonali come la triptorelina, capace di alterare il normale sviluppo della pubertà di un adolescente con effetti potenzialmente dannosi e irreversibili. L’Italia deve seguire l’esempio di numerosi altri Stati, come la Gran Bretagna, la Finlandia, la Svezia e più di 20 Stati americani, respingendo l’approccio cosiddetto “affermativo”, che si limita a prendere atto del disagio psichico del giovane senza indagarne l’origine e offrendo come soluzione quasi scontata prima la transizione sociale, col cambio di nome e pronome, degli abiti e delle abitudini quotidiane, e poi quella sessuale con farmaci ormonali ed eventuali interventi chirurgici. Tra le varie azioni intraprese e annunciate dal Governo per garantire un approccio scientifico a maggior tutela dei minori deve essere necessariamente compreso il blocco della Carriera Alias nelle scuole da parte del Ministro Giuseppe Valditara: una procedura assolutamente illegale che rafforza nei giovani la pericolosa e falsa idea di essere “nati nel corpo sbagliato”». Lo afferma in una nota Antonio Brandi, presidente di Pro Vita & Famiglia Onlus, commentando l’istituzione di un tavolo tecnico congiunto tra i Ministri della Salute e della Famiglia, Schillaci e Roccella, che revisioni le linee guida per la somministrazione della triptorelina ai minori in caso di diagnosi di disforia di genere.
-Ufficio Stampa Pro Vita e Famiglia Onlus
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