Brescia, 24 gennaio 2025. Connessione è sinonimo di vicinanza, anche quando si è lontani. “Anisso” è un’app che nasce proprio da questo concetto: la distanza può essere abbattuta grazie alla tecnologia, soprattutto nelle situazioni di emergenza. L’applicazione è stata sviluppata da Anis Smaali, un papà milanese che ha capito come trasformare un evento traumatico in una soluzione per la sicurezza personale e familiare.L'idea, infatti, è nata dopo un episodio che avrebbe lasciato chiunque senza fiato: l'aggressione subita dal figlio adolescente a 500 chilometri di distanza. «Mio figlio mi ha chiamato al telefono, terrorizzato – racconta – Tre adulti lo stavano rapinando in una città che non conosceva, e non riusciva a spiegarmi dove si trovasse. Mi sono sentito impotente e disperato, e quella sensazione mi ha segnato profondamente» racconta l'ideatore dell'app. Da questa esperienza, però, è nato il suo progetto ambizioso: un'app che permettesse a chiunque di chiedere aiuto in modo immediato ed efficace, creando una rete di soccorso sempre a portata di mano.
L'app, disponibile sia per Android sia per iOS, permette di inviare richieste di soccorso con un solo clic. Due pulsanti principali — uno rosso per segnalare situazioni di pericolo e uno blu per emergenze sanitarie — attivano un sistema di notifiche automatiche che raggiungono tutti gli utenti dell'app nel raggio di tre chilometri dalla posizione GPS del richiedente. Inoltre, un messaggio di emergenza viene inviato automaticamente a tre numeri di telefono preimpostati dall'utente. La semplicità di utilizzo è uno dei punti di forza dell'app: una volta scaricata e registrati, gli utenti possono accedere al servizio pagando una quota annuale di 10 euro per iOS o 12 euro per Android. La rapidità di intervento è impressionante: l'app, infatti, punta a garantire assistenza locale in meno di un minuto, superando i tempi medi di risposta dei servizi di emergenza tradizionali, che possono richiedere oltre sei minuti. «Può essere anche un grande strumento in diverse situazioni che non si limitano alle emergenze personali – spiega Smaali – È anche un'arma efficace contro la violenza di genere e il bullismo. Grazie a una funzione video integrata, gli utenti possono registrare episodi di aggressione o comportamenti prevaricatori. Questi video vengono automaticamente salvati su un cloud sicuro, offrendo una prova immediata per eventuali denunce, senza il rischio che vengano eliminati dal dispositivo. Questa funzione può fare la differenza per molte persone, offrendo loro un supporto concreto e la possibilità di difendersi in situazioni delicate». L’obiettivo dell’app è quello di costruire una comunità solidale in continua espansione: una rete di solidarietà capace di muoversi e agire senza confini. Ogni utente può diventare sia soccorritore che soccorso, in un sistema che supera barriere culturali, linguistiche e geografiche.
La filosofia dell’applicazione è semplice: «Non importa chi sei o da dove vieni. Se sei in difficoltà, io ti aiuto». Ma oltre alla sua funzione principale, l'app offre anche uno spazio social dove gli utenti possono condividere notizie, esperienze e contenuti di interesse comune. Le associazioni contro la violenza sulle donne e il bullismo, ad esempio, possono sfruttare questa piattaforma per promuovere campagne di sensibilizzazione e supporto. «Nessun genitore dovrebbe mai provare l'impotenza che ho vissuto io – aggiunge Smaali – Ma con questa tecnologia, possiamo fare la differenza, costruendo una comunità più sicura per tutti. Ogni download non è solo un passo verso la propria protezione, ma un contributo a una rete solidale che può salvare vite». Già disponibile su Google Play Store e App Store, l’obiettivo e la promessa dell’app è quello di diventare un alleato insostituibile in situazioni dove ogni secondo conta.
Per informazioni: https://anisso.net/
APP sicurezza personale - SOS help antiaggressione o emergenza sanitaria