È il parassita in assoluto con il grado di infestante più alto di tutti. Trattamenti specifici e mirati possono combattere questo problema, ma è fondamentale rivolgersi ad aziende specializzate nella disinfestazione.
Roma, 19 luglio 2024. È soprannominato il parassita del viaggiatore. Il nome ufficiale è “Cimex lectularius”: la cimice dei letti è un insetto ematofago ricomparso in modo significativo negli ultimi quindici anni in molti paesi, compresi quelli occidentali. Si suppone che questa invasione sia stata facilitata dalla globalizzazione, dal riscaldamento autonomo oggi sempre più diffuso, dall’aumento di viaggi nel mondo e dalla resistenza ai formulati chimici in commercio. Tutte queste cause hanno dato potenza alla virulenta espansione del parassita. I luoghi dove proliferano maggiormente sono le strutture ricettive.
”La cimice dei letti non sta sul lenzuolo, come si potrebbe immagine, ma il lenzuolo è solo un punto di passaggio – spiega Gianluca Zucchet amministratore unico di Zucchet Italia, ditta romana con esperienza di quasi 70 anni nelle disinfestazioni –. La sua “casa” è il piccolo pertugio del letto, la spaccatura, l’interno della rete, il posteriore della testata: tutta la zona che gira intorno al letto. Hanno una grandezza di 4-5 mm e vivono in agglomerati. Si vedono bene anche le loro tracce: lasciano infatti puntini neri sulle parti perimetrali del materasso. È un insetto lucifugo, cioè non tollera la luce, e quindi esce prevalentemente di notte attirato dal calore e dalla anidride carbonica che produciamo. Si muove nel letto, buca la pelle e tira il sangue. Gli attacchi di solito avvengono in punti scoperti del corpo (braccia, collo, gambe). La differenza con le zanzare è che non cicatrizza la puntura, provoca generalmente la comparsa di una macchia rossa sulla pelle, associata a prurito locale. Una prerogativa per capire l’attacco di queste cimici sono proprio le lenzuola puntinate di goccioline di sangue”.
In Italia si sente sempre più parlare di questo temibile insetto. La cimice dei letti è il parassita urbano in assoluto con il grado di infestante più alto di tutti. Mediamente una femmina depone sei uova al giorno e tutti i giorni. Nell’arco di 30 giorni l’infestazione diventa decisamente problematica. La tempestività nell’intervenire fa la differenza. “Le chiamate che ci arrivano dalle strutture ricettive per questo problema sono in forte aumento, anche 15-20 a settimana – sottolinea Gianluca Zucchet –. In Italia erano state debellate nel dopoguerra, perché legate di fatto a minore igiene. Oggi, con i frequenti scambi internazionali, sono tornate. Vivono dove c’è scambio di persone: vagoni letto, cuccette delle navi, strutture alberghiere. È lì che avviene il contagio dell’ambiente, perché condiviso da più persone provenienti da paesi con abitudini igieniche anche differenti, di conseguenza si subisce il contagio del bagaglio e ‘l’entrata’ delle cimici nella propria casa”.
New York e Parigi sono le città più colpite da questa infestazione. In Italia sono a rischio tutte le regioni, naturalmente a livello maggiore quelle con climi più miti anche durante l’inverno e con un tasso di turismo molto elevato. Le categorie più colpite sono quelle che appartengono alla filiera del turismo (hotel, B&B, alberghi, ostelli, case studio). Ma da circa 10 anni questo problema si è riversato sempre di più anche nelle case private. “L’infestazione può avvenire nel momento in cui disfiamo la valigia appoggiandola sul letto – spiega Zucchet –, una cimice adulta può entrare dentro e a quel punto la “riportiamo” a casa e qui nasce il vero problema. Si stabilisce nel luogo più intimo, appunto la camera da letto, e da lì si propaga e in pochi mesi è invasa la stanza. Per tutelarci, consiglio sempre di fare una piccola ispezione quando si entra nella camera d’albergo usando ad esempio la torcia del cellulare. L’operazione da fare è togliere le lenzuola e controllare il perimetro del letto dalla parte della testata. I più pericolosi sono gli hotel economici, le case vacanze oppure i B&B, perché le strutture più grandi adottano regolarmente dei planning per combattere questo parassita”.
Per debellare bene le cimici dei letti, anche nella propria casa, occorre l’intervento di una ditta esperta in disinfestazione che può affrontare il problema con i mezzi e gli strumenti migliori e sa dove e come agire. “Risolvere l’infestazione da soli rischia di essere un vero flop – sottolinea Gianluca Zucchet –. Si può fare anche prevenzione, soprattutto nelle strutture ricettive, trattando con prodotti specifici le prese elettriche, la testata del letto, il materasso e la rete”. L’azienda Zucchet Italia è specializzata nella disinfestazione, con un’esperienza di oltre 70 anni di attività, e garantisce tutti i suoi servizi a Roma e nel Lazio, combinando esperienza locale e tecniche avanzate per garantire risultati duraturi e sicuri.