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Comunicato stampa

Alessandro Mazzi, porti italiani ruolo strategico nel PNRR

Alessandro Mazzi
Alessandro Mazzi
21 dicembre 2023 | 13.49
LETTURA: 4 minuti

La transizione ecologica nel settore dei trasporti: il ruolo strategico dei porti italiani nel PNRR

Roma, 21 dicembre 2023. La transizione ecologica nel settore dei trasporti è un argomento caldo in Italia, specialmente in relazione al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). In questo contesto, i porti italiani rivestono un ruolo strategico, data la loro importanza sia a livello nazionale che europeo. La sfida è quella di trasformarli in "Porti Verdi", riducendo significativamente l'impatto ambientale delle loro attività. Alessandro Mazzi, ingegnere e consulente aziendale con esperienze di spicco nell'ingegneria civile e nelle infrastrutture marittime, ha esplorato gli sforzi e gli ostacoli nell'attuazione di questi piani ambiziosi ed essenziali per l’economia del Paese.

La Necessità di Innovare

L'attività portuale in Italia, che comprende importi e esportazioni significativi, è essenziale per l'economia del paese. Tuttavia, il settore contribuisce notevolmente all'inquinamento, con una percentuale preoccupante di emissioni di gas serra. È quindi imperativo adottare misure per ridurre l'impronta di carbonio, in linea con gli obiettivi globali di sostenibilità.

“In questo contesto è vitale il programma del PNRR che ha assegnato fondi significativi per promuovere l'uso di energie rinnovabili e l'efficientamento energetico nelle strutture portuali”, commenta Alessandro Mazzi. Il progetto è denominato "Porti Verdi" e dispone di un budget di 270 milioni di euro, con l'obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 del 55% entro il 2030.

Diversi porti italiani sono già coinvolti in questo progetto di efficientamento energetico delle strutture portuali, attraverso l'adozione di tecnologie pulite e la promozione dell'uso di energie rinnovabili. Finora, sono stati assegnati lavori per otto porti, con il nono ancora in attesa di aggiudicazione. Tra i progetti distintivi spiccano:

Genova: ottimizzazione energetica con 33 milioni di euro dedicati a vari progetti, tra cui l'installazione di pannelli fotovoltaici e l'implementazione di veicoli elettrici.

La Spezia: Un finanziamento di 4,6 milioni di euro per veicoli a idrogeno ed elettrici, oltre all'installazione di luci a LED e gruppi elettrogeni ad idrogeno.

Cagliari: Progetto "Millepiedi" con 3,8 milioni di euro per un impianto idraulico di cattura dell'energia dal mare.

Civitavecchia : Investimento di 6,9 milioni di euro per l'installazione di impianti fotovoltaici e la rottamazione della flotta per veicoli elettrici.

Mazzi: “Visione a lungo termine ottimista, opportunità per innovazione e lavoro”

Nonostante l'entusiasmo iniziale, il percorso verso i porti verdi sta incontrando ostacoli significativi. Problemi burocratici, aumento dei costi e revisioni tecniche hanno rallentato il progresso di molti progetti. Per esempio, la Corte dei Conti ha evidenziato ritardi nel raggiungimento degli obiettivi per i porti di Venezia e Trieste, con solo una parte degli obiettivi raggiunti entro giugno 2023.

Nonostante questi ostacoli che rallentano il processo di approvazione e implementazione dei progetti, per Alessandro Mazzi “la visione a lungo termine rimane ottimista, i porti verdi rappresentano non solo un'opportunità per ridurre l'impatto ambientale ma anche per rinnovare e modernizzare le infrastrutture portuali. L'investimento in tecnologie verdi potrebbe anche stimolare l'innovazione e creare nuove opportunità di lavoro.”

“Sarebbe necessaria - conclude Mazzi - una maggiore collaborazione tra i diversi enti governativi e le autorità portuali. Un approccio più coordinato e meno frammentato potrebbe accelerare il processo e assicurare che gli obiettivi siano raggiunti più efficientemente.”

Su OpenPNRR - Accesso personalizzato al Piano nazionale di ripresa e resilienza è possibile monitorare il Progetto Porti Verdi, consultare la percentuale di completamento della misura a oggi - rispetto a quanto previsto dal piano - e visualizzare timeline e risorse ancora disponibili per il progetto.

Il cammino verso i porti verdi in Italia è indubbiamente iniziato, ma deve ancora superare diverse sfide. Con un approccio più sinergico e una maggiore attenzione alla riduzione della burocrazia, questi progetti potrebbero non solo ridurre l'impatto ambientale ma anche fungere da catalizzatori per una trasformazione più ampia verso la sostenibilità nel settore dei trasporti. La strada è ancora lunga, ma le opportunità e i benefici potenziali rendono questo percorso non solo necessario ma anche eccitante.

Alessandro Mazzi

Alessandro Mazzi (Verona, 20 ottobre 1966) è un ingegnere e consulente aziendale con esperienze di spicco nell’ingegneria civile, nelle infrastrutture e nei lavori marittimi. Ha contribuito in modo significativo al progetto MOSE, un'impresa monumentale volta a proteggere Venezia e la sua laguna dalle acque alte. Attraverso il suo lavoro, ha influenzato significativamente lo sviluppo infrastrutturale e la protezione ambientale, lasciando un'impronta indelebile nel panorama dell'ingegneria italiana. Nella Grandi Lavori Fincosit, importante azienda di costruzioni con sede a Roma, Alessandro Mazzi ha avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo di significativi progetti infrastrutturali in Italia e all’estero. Ha contribuito in modo significativo al progetto MOSE di Venezia, impresa monumentale volta a proteggere Venezia e la sua laguna dalle acque alte.

Contatti: https://alessandromazzi.com/

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