In collaborazione con AvantGrade.com
Anche nel 2024, l’uso di termini inglesi in ambito aziendale è sempre più frequente nel Belpaese. Parole come “influencer” o frasi come “facciamo una call” non solo dominano le conversazioni sul lavoro, ma sono anche tra le più cercate su Google.it, a dimostrazione della loro diffusione e centralità nella comunicazione quotidiana. Per comprendere meglio questa tendenza, AvantGrade.com, agenzia di digital marketing, ha selezionato e quantificato le ricerche degli anglicismi più frequenti su Google.it nel 2024, proponendo al contempo valide alternative italiane. Vediamole insieme.
Ecco la classifica 2024:
L’analisi dei termini inglesi più cercati su Google evidenzia alcune tendenze interessanti:
● La forza della tecnologia: molti dei termini più ricercati provengono dal mondo della tecnologia. Questo riflette la crescente importanza del digitale e dei social nel nostro lavoro. Tra i termini top spicca “Influencer”, mentre si registra un minore interesse per “Artificial Intelligence”.
● Alternative italiane ignorate: praticamente tutti i termini più cercati hanno un corrispondente italiano valido. Tuttavia, questi equivalenti vengono spesso trascurati a favore dell’inglese, considerato forse più contemporaneo.
● Marketing e comodità vincono: diversi termini in inglese sono legati al mondo del marketing (target, brand, engagement, ecc.) o vengono preferiti per la loro immediatezza e brevità, anche se spesso risultano meno precisi.
Il fenomeno dell’Itanglese in azienda è sia una questione linguistica che culturale e di comunicazione, come sottolinea Ale Agostini, fondatore di AvantGrade.com:
“Con l’intelligenza artificiale l'uso dell’Itanglese è destinato ad aumentare ulteriormente. Fa riflettere come per ogni anglicismo più cercato, esiste il corrispondente Italiano. L’inglese viene usato in azienda per darsi un tono o per essere più veloci, anche se spesso cio’ non aiuta a capirsi - dice Agostini Ale fondatore dell’agenzia di consulenza marketing AvantGrade.com - Il 2025 sarà certamente l’anno dell’intelligenza artificiale; sarà anche l’anno del recupero della lingua italiana in azienda?”.