Il ministro: "Obbligo vaccinale? Perché no"
Green pass esteso a tutto il mondo del lavoro pubblico. Lo sostiene Renato Brunetta, ministro per la Pubblica amministrazione a margine del forum Ambrosetti in corso a Cernobbio, che sull'obbligo vaccinale dice: "Perché no?". "Quella del Green pass è una storia di successo, un successo italiano ed europeo. Si tratta adesso per l'Italia di completare questa storia di successo e quindi di estenderlo a tutto il mondo del lavoro pubblico e privato in maniera tale che ci sia una sorta di passaporto vaccinale che deve mettere in sicurezza tutto il mondo del lavoro e delle relazioni sociali", sottolinea.
"Il green pass è un incentivo gentile alla vaccinazione anti-Covid, che ha dato ottimi risultati. I certificati verdi scaricati sono già 72 milioni. Grazie alla straordinaria campagna vaccinale del generale Figliuolo, 38,5 milioni di italiani oggi sono vaccinati, il 71,25% della popolazione vaccinabile. L'obiettivo 80% è vicino, senza aver introdotto l'obbligo per legge. Una storia di successo di cui il G20 deve fare tesoro", aggiunge Brunetta.
Il decreto arriverà a inizio ottobre? "Ne parliamo la prossima settimana in sede di cabina di regia e poi dalla cabina di regia in consiglio dei ministri con tutte le determinazioni che il Cdm indicherà".
Per Brunetta "l'obbligo vaccinale è una conseguenza finale, io sono molto affezionato al green pass, se poi servirà anche l'obbligo perché no?". A chi gli chiede dell'atteggiamento del Carroccio sul tema, chiosa: "In Consiglio dei ministri io ho visto un assenso pieno dei colleghi della Lega".Pa: Brunetta, 'ripensare smart working, fondamentale tornare in presenza'
Se lo smart working è stato uno strumento "straordinario" nelle fasi più critiche dell'emergenza, ora "va ripensato assolutamente il lavoro da remoto, dobbiamo avere in presenza tutto il capitale umano pubblico che è fondamentale perché il Paese abbia una crescita non solo intensa ma anche duratura. Abbiamo bisogno del massimo della presenza, se ci sono le condizioni sanitarie di sicurezza ci dovranno essere anche le presenze", afferma ancora Brunetta.