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Governo, Conte: "Auspico esecutivo politico"

E ai 5S dice "io ci sono"

foto Adnkronos
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04 febbraio 2021 | 13.58
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Nel giorno delle prime consultazioni di Mario Draghi per la formazione di un nuovo governo, il premier uscente Giuseppe Conte parla alla stampa in diretta dall'esterno di Palazzo Chigi, proprio davanti all'ingresso dove si ammassano troupe televisive e giornalisti. "Desidero innanzitutto ringraziare il presidente Mattarella. E' stato un prezioso interlocutore negli anni dei miei mandati sia nei rapporti istituzionali che personali" e "desidero anche ringraziare tutti gli amici della coalizione che hanno lealmente collaborato per la realizzazione del nostro progetto politico", ha esordito Conte, aggiungendo come "ieri ho incontrato il presidente incaricato Draghi. E' stato un colloquio lungo, molto aperto, al termine del quale gli ho fatto gli auguri di buon lavoro". In queste ore, ha aggiunto il premier uscente, "qualcuno mi descrive come un ostacolo alla formazione di un nuovo governo, evidentemente non mi conosce o non parla in buona fede: i sabotatori - dice - cerchiamoli da un'altra parte".

Conte auspica quindi "un governo politico che sia solido e abbia sufficiente coesione per operare quelle scelte politiche, eminentemente politiche perché le urgenze del Paese richiedono scelte politiche non possono essere affidate a squadre di tecniche".

Poi l'appello: "Mi rivolgo agli amici dei 5 Stelle: io ci sono e ci sarò. Come pure dico agli amici del Pd e di Leu: noi dobbiamo continuare a lavorare tutti insieme - ha sottolineato il premier - perché il nostro progetto politico, che ho sintetizzato come alleanza per lo sviluppo sostenibile, continui. E' un progetto forte, concreto, che aveva già iniziato a dare buoni frutti. Dobbiamo continuare a perseguirlo perché offre una prospettiva reale di modernizzazione del nostro Paese nel segno della transizione energetica, digitale e dell'inclusione sociale".

Caos fra giornalisti e troupe, volano insulti

Si è trasformata in una sorta di girone dantesco la dichiarazione del presidente del Consiglio uscente. Previsto per le 13,30 il punto stampa di Conte è slittato un po' perché in piazza si sono radunati un centinaio tra giornalisti, fotografi e operatori tv, oltre alla piccola folla di curiosi che si è assiepata intorno all'area dove staziona la stampa e i media.

Personale di Palazzo Chigi e gli agenti della Polizia hanno cercato di regolare gli spazi ma è risultato evidente che, a vista d'occhio, sono saltate tutte le norme del distanziamento e dei divieti di assembramento. E' stato anche portato in piazza un tavolo dove sono stati sistemati microfoni e registratori, in modo che giornalisti e troupe potessero rimanere a distanza di sicurezza da Conte. Non sono mancati momenti di tensione e sono volati anche insulti tra giornalisti, fotografi, cameraman e addetti alle troupe.

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