Per il presidente di Nomisma Energia "dobbiamo preparare la gente e non svicolare, ma è necessaria un'azione aggressiva per distruggere la domanda"
Con il taglio delle forniture di gas dalla Russia "ci saranno rialzi sulle bollette ed è una certezza la possibilità di interruzione" dei flussi, per cui "dobbiamo cominciare a considerare la possibilità di un razionamento, che è un'arma a doppio taglio da utilizzare con estrema delicatezza" e sulla quale "serve preparare la gente, dobbiamo dirglielo e non svicolare. Ma si tratta di un'azione importante che inizierà a calmierare i mercati". E' quanto sostiene all'Adnkronos Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia.
All'inizio del conflitto, dice ancora, "ero preoccupato" mentre "adesso ce l'ho con i mercati, con la finanza, c'è chi da questa situazione ci sta guadagnando". Per cui "dobbiamo cavalcarli questi mercati, gli dobbiamo dare subito la cosa peggiore, che è il razionamento. Facciamo vedere che siamo capaci, distruggiamo la domanda. Poi vedremo cosa fare". Ma serve, ribadisce Tabarelli, "una strategia aggressiva e non più passiva, portata avanti tutti assieme in Europa, preparandoci al peggio anche per l'inverno". Intanto, con l'estate, "terremo la gente al caldo, perché bisognerà razionare l'energia per i condizionatori" e servirà "aiutare i poveri sulle bollette, come già è stato fatto", aggiunge.
Intanto, "oggi le conseguenze derivate dai tagli alle forniture del gas sono che i prezzi sono saliti di oltre il 50% nelle ultime ore" e per questo "le prossime bollette subiranno dei rialzi", conclude il presidente di Nomisma energia.