L'esecutivo si espone così alle mozioni di sfiducia dell'opposizione
La Francia si appresta a varare la riforma delle pensioni senza il voto del Parlamento. Un consiglio dei ministri è stato convocato oggi, allo scopo di ricorrere all'articolo 49.3 della Costituzione che consente di far approvare senza voto la riforma delle pensioni, all'esame dell'Assemblea nazionale dove l'approvazione era a rischio. L'articolo 49 impegna la responsabilità del governo, che oggi dovrà affrontare le mozioni di censura dell'opposizione.
Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha giustificato il ricorso all'articolo 49.3 sostenendo che l'eventuale bocciatura avrebbe comportato "rischi economici troppo grandi". "Il mio interesse politico e la mia volontà politica era di andare al voto", ma "ritengo che allo stato attuale i rischi finanziari ed economici fossero troppo grandi", ha dichiarato durante un Consiglio dei ministri straordinario, secondo quanto riportato dai media francesi.
Il Senato francese aveva approvato il controverso progetto di legge di riforma con 193 sì, 114 no e 38 astensioni.
"Presenteremo una mozione di censura e speriamo che quanti si apprestavano a votare la riforma votino a favore della mozione", dice Marine Le Pen, capogruppo alla Camera del Rassemblement National. "Ci si può interrogare sul funzionamento della democrazia in queste circostanze, cioè quando il testo non raccoglie una maggioranza perché viene respinto".
"Non dovrebbe mai vedere la luce", prosegue Le Pen parlando della riforma. "E' una constatazione di fallimento totale per Emmanuel Macron. E' la sua riforma, l'unica sostenuta durante la campagna. Faremo in modo di censurare il governo", conclude, con un chiaro invito alla premier Elisabeth Borne: "Signora, è tempo di andare via".