L'accusa è di istigazione a delinquere aggravato dall'utilizzo di strumenti informatici o telematici. Cosa dice il decreto di sequestro preventivo. I militanti su Telegram: "Vogliono chiuderci la bocca"
Forza Nuova, sito internet sequestrato su disposizione della Procura di Roma dalla Polizia Postale. Il provvedimento è scattato nell’ambito dell’inchiesta dei pm capitolini sul corteo dei no Green pass di sabato scorso a Roma. Gli inquirenti procedono per il reato di istigazione a delinquere aggravato dall'utilizzo di strumenti informatici o telematici.
“Gli indagati svolgono mediante l’utilizzo del web un’attività di condivisione e giustificazione e dunque di esaltazione e incitamento alla commissione di reati connotati da violenza”. È quanto si legge nel decreto di sequestro preventivo disposto dalla Procura di Roma.
In particolare nel decreto si cita l’ultimo comunicato pubblicato sul sito in cui si afferma: “Mesi di piazze pacifiche non hanno fermato l’attenzione accelerata dal Great reset, ora la musica è cambiata e il direttore d’orchestra e compositore è solo il popolo in lotta – costretto a difendersi dalla ferocia unanime di chi dovrebbe rappresentarlo, l’attacco alla Cgil rientra perfettamente in questo quadro analitico – che ha deciso di alzare il livello di scontro”.
Per i pm di Roma esiste dunque il “pericolo concreto ed attuale” che “la libera disponibilità e la visibilità del sito possa ulteriormente aggravare e protrarre le conseguenze del reato ipotizzato, continuando a pubblicizzare metodi di protesta ‘di lotta e scontro’, fondati sulla violenza e sulla prevaricazione. Ciò può essere evitato unicamente disponendo il sequestro preventivo del sito web mediante il cosiddetto oscuramento – si legge - in modo tale da impedirne la consultazione da parte degli utenti della rete e l’ulteriore utilizzo da parte degli autori del reato”.
"Vogliono chiuderci la bocca". Così i militanti di Forza Nuova sulla chat di Telegram, commentando il sequestro della pagina web del movimento.