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Fondo amianto. Durigon risponde ad un’interrogazione parlamentare

17 marzo 2025 | 14.31
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Lo scorso 4 marzo, nella Commissione lavoro della Camera dei deputati, è stata presentata dagli On. Soumahoro e Pastorino del gruppo Misto un’interrogazione parlamentare relativa alla normativa vigente in favore degli eredi dei soggetti deceduti in seguito all'esposizione all'amianto nell'esercizio dell'attività lavorativa presso le compagnie portuali e le Autorità di sistema portuale. L’interrogazione fa riferimento al Fondo amianto istituito dalla legge di bilancio 2016 in favore degli eredi dei soggetti deceduti in seguito a patologie asbesto correlate per esposizione all'amianto nell'esecuzione delle operazioni portuali, in vigore fino al 2022, e al successivo Fondo, istituito con il decreto-legge n. 34 del 2023, che interviene in favore dei lavoratori anche di società partecipate pubbliche che hanno contratto patologie asbesto correlate durante l'attività lavorativa prestata presso i cantieri navali. Gli interroganti, quindi, hanno chiesto al Governo quali iniziative normative intendesse adottare al fine di estendere la portata soggettiva del fondo istituito nel 2023 alle compagnie portuali e alle Autorità di sistema portuale o prorogare l'applicabilità del fondo istituito con la legge di bilancio 2016, nonché individuare altre soluzioni che vadano nella medesima direzione in favore delle vittime e della operatività dei porti italiani.

Nella seduta di mercoledì 5 febbraio, il Sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Claudio Durigon, a nome del Governo, ha risposto sostenendo che la questione ha visto susseguirsi diversi interventi normativi che hanno finanziato il Fondo sino al 2022, annualità per la quale sono stati stanziati 10 milioni di euro. In merito al Fondo per le vittime dell'amianto istituito dal decreto-legge 30 marzo 2023, n. 34, il Sottosegretario ha precisato che esso ha un ambito applicativo diverso intervenendo in favore dei lavoratori di società partecipate pubbliche, che abbiano contratto patologie asbesto-correlate durante l'attività lavorativa prestata presso i cantieri navali per i quali abbiano trovato applicazione le disposizioni in materia di trattamento straordinario di integrazione salariale e pensionamento anticipato, nonché, in caso di decesso, nei confronti dei loro eredi.

Il Fondo istituito con la legge di bilancio 2016 a cui fanno riferimento gli interroganti, invece, è intervenuto esclusivamente a favore degli eredi di coloro che sono deceduti a seguito di patologie asbesto-correlate per esposizione all'amianto nell'esecuzione delle operazioni portuali nei porti.

Il Sottosegretario in conclusione ha aggiunto che “in ogni caso, anche indipendentemente dalle misure illustrate in premessa, i dipendenti delle compagnie portuali, nel caso in cui contraggano malattie asbesto-correlate, hanno diritto alle prestazioni assicurative INAIL e alla prestazione aggiuntiva alla rendita di cui all'articolo 1, comma 356, della legge di bilancio 2021”.

Infine, ha concluso il suo intervento sostenendo che “data la rilevanza, anche sociale, del tema, sarà sicuramente un obiettivo del Ministero del lavoro monitorare la questione e valutare ogni più opportuno intervento a tutela dei soggetti colpiti dalle conseguenze dell'esposizione all'amianto in ambito lavorativo”.

Link: Interrogazione e risposta

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