Il governatore dopo l'intervista del virologo: "I veneti hanno apprezzato il fatto che ho riportato il Veneto è in prima fila"
"Non commento perché si commenta da sé". Così il rieletto governatore del Veneto, Luca Zaia, a proposito dell'intervista alla Stampa di Andrea Crisanti, dove il virologo afferma che "i veneti hanno premiato Zaia per come ha gestito l'epidemia" e che senza di lui "Zaia avrebbe combinato un disastro".
Secondo il rieletto governatore, "i veneti hanno apprezzato il fatto che ho ereditato una regione bistrattata, una provincia dell'impero, che non aveva molto rispetto. Oggi, dopo dieci anni, il Veneto è in prima fila, è sotto i riflettori e non lo dico per vanità, ma ha recuperato l'autorevolezza che aveva perso e questo si è visto dal voto, che è un voto del popolo".
"Sento la responsabilità, siamo allineati verso l'obiettivo". In più, continua, "abbiamo preso il consenso da cittadini veneti che normalmente non ci votano. sono gli stessi veneti che lasciando perdere le loro idee, magari sono andati a votare per l'autonomia. Non voglio deludere questa fiducia, magari decideranno di rivotarci, e io mi assumo responsabilità di rappresentare tutti i veneti. I cittadini devono avere risposte".
"Cosa farò da grande? La vita è lunga, l'uomo la rende breve. Non ho mire nazionali, non è nelle mie corde, è un voto dei veneti per il Veneto", afferma poi Zaia, in conferenza stampa. E ancora: "Io non paragonerei i risultati delle elezioni amministrative con la nazionali" e poi, "bisogna avere questa abilità, a ogni turbolenza in volo non puoi chiedere al pilota di atterrare. I cittadini apprezzano il ruolo degli amministratori".