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25 aprile, è polemica su proposta La Russa

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18 aprile 2020 | 21.21
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Divampa la polemica sulla proposta di Ignazio La Russa in vista della festa di Liberazione. "Da quest’anno il 25 aprile diventi, anziché divisivo, giornata di concordia nazionale nella quale ricordare i caduti di tutte le guerre, senza esclusione alcuna. E in questa data si accomuni anche il ricordo di tutte le vittime del Covid-19 che speriamo cessino proprio in aprile", è l'idea lanciata dal senatore di Fratelli d'Italia e vicepresidente del Senato, per il quale "chi vorrà, sabato prossimo potrà listare a lutto un tricolore e cantare la canzone del Piave".

Le reazioni non si sono fatte attendere. "Come ogni anno, puntualmente come un’allergia stagionale, arriva l’insofferenza di Fratelli d’Italia per il 25 aprile", scrive su Twitter il portavoce nazionale di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni. "Non riescono proprio a comprendere che è il giorno di liberazione dell’Italia dal virus del nazifascismo, non riescono proprio a distinguere vittime e carnefici, chi stava dalla parte giusta della libertà e chi stava con Mussolini e Hitler. Si rassegnino -conclude Fratoianni- il 25 aprile 'Bella Ciao' risuonerà ancora più forte".

"È davvero inaccettabile ed indecente che La Russa voglia strumentalizzare il dramma del Coronavirus per attaccare il 25 aprile. La liberazione dal fascismo e dal nazismo è la festa di tutti gli italiani. Nell'antifascismo e nella Resistenza ci sono le radici della nostra democrazia e della nostra Costituzione", dice Andrea De Maria, deputato del Pd e segretario di presidenza della Camera, sottolineando che "la memoria della Liberazione dalla guerra e dalla dittatura è più attuale che mai, in questo momento così difficile per il Paese".

Critiche alla proposta di La Russa arrivano anche dal segretario di Più Europa, Benedetto Della Vedova: "Il 25 aprile è il 25 aprile, punto. È il giorno in cui l’Italia celebra la liberazione dal nazifascimo e il ritorno alla libertà e alla democrazia. A distanza di anni non è più una questione di persone o di partiti, ma di visione dell’Italia: che a noi piacerebbe più libera, democratica, europeista, antirazzista e anti-antisemita", sottolinea Della Vedova su twitter.

Anche secondo Gianfranco Rotondi, presidente della Fondazione Dc e vice capogruppo di Forza Italia alla Camera, "il 25 aprile si festeggia la liberazione dal fascismo, ogni variante sul tema è inaccettabile". "Sconsiglio agli amici della destra di percorrere all’indietro la strada di Fiuggi: a Gianfranco Fini possono essere rimproverati molti errori, ma ha dato al Paese una destra desiderabile e pulita, credibile e immunizzata dalla tentazione neofascista. Avanti così, senza nostalgie che ruberebbero un pezzo di futuro a Giorgia Meloni, potenzialmente capace di interpretare un giorno tutto il blocco liberale", evidenzia Rotondi.

Fuori dal Parlamento, protestano le Sardine: "Il 25 aprile è il giorno della memoria sulla liberazione dal nazifascismo. É la festa della Resistenza con un inno, 'bella ciao!' Onorevole Ignazio La Russa basta con questi tentativi di revisione storica. Il Covid 19 non c’entra nulla con il 25 aprile!", afferma il movimento anti-sovranista.

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