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Vertice sul Mes, Salvini attacca Conte

Fonti del Mef: "Riunione utile e costruttiva, nei prossimi giorni si terranno ulteriori approfondimenti". Il leader della Lega "pronto" a confronto con il premier

(Fotogramma)
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22 novembre 2019 | 09.47
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Il premier Giuseppe Conte ha presieduto questa mattina a Palazzo Chigi un vertice di maggioranza sul Mes, il Fondo europeo salva-Stati. Presenti i ministri Luigi Di Maio, Enzo Amendola, Roberto Gualtieri, Federico D'Incà e Luigi Marattin per Italia Viva. Presente al vertice anche il capo delegazione del Pd Dario Franceschini.

Fonti del Mef riferiscono che è stata "una riunione utile e costruttiva, durante la quale il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha illustrato i contenuti della riforma del Mes, difendendone i punti di forza ed i miglioramenti che interessano l’Italia". "Nei prossimi giorni si terranno ulteriori approfondimenti sugli aspetti più tecnici del trattato", aggiungono le fonti, spiegando che "c’è stata forte sintonia sulla necessità che, riguardo al terzo aspetto del pacchetto richiesto dall’Italia a giugno che riguarda l’introduzione della garanzia sui depositi nell’ambito del completamento dell’Unione bancaria, la roadmap sia sufficientemente ambiziosa e salvaguardi gli interessi del Paese".

Nel corso del vertice, a quanto si apprende da fonti di maggioranza, il ministro Gualtieri non avrebbe mancato di sottolineare quello che lui stesso, e l'intero Pd, considerano un paradosso: trovarsi a difendere e spiegare una riforma attaccata da chi nell'estate scorsa l'aveva negoziata e firmata, nello specifico la Lega, all'epoca forza di governo, e ora sul piede di guerra contro la ratifica del Mes. Il vertice sarebbe stato molto tecnico, con il responsabile dell'Economia - testo alla mano - pronto a spiegare e tentare di fugare i dubbi, in particolare quelli sollevati dal M5S e da Leu, in particolare da Stefano Fassina.

Ancora la maggioranza non ha raggiunto una "soluzione" sul caso del Fondo salva-stati, ma si continua "a ragionare", ha detto Marattin al termine del vertice. Oggi c'è stato uno "scambio di opinioni per approfondire" il tema, quindi la riunione è "stata aggiornata perché ognuno aveva degli impegni", ha riferito Marattin. C'è stata "una buona discussione sul merito" anche se "è evidente che ci sono ancora valutazioni diverse", ha spiegato, rilevando che ci sono "problemi tecnici importanti anche appassionanti su cui la maggioranza sta ragionando bene sul merito, continuiamo a ragionare e troveremo sicuramente una linea comune".

E' arrivato intanto l'attacco di Matteo Salvini: il Mes è "un trattato che rischia di far saltare i risparmi degli italiani, è un modo di fare terrorismo, sarebbe un trattato folle, un organismo privato decide di quanto tagliare i fondi delle banche per salvare le banche tedesche", ha detto il leader della Lega a Unomattina. "Non vorrei che Conte, o chi per lui, avesse preso un impegno per salvare la poltrona. Se così fosse sarebbe alto tradimento, che viene punito con il carcere", aggiunto Salvini, che si è detto "pronto a un confronto con Conte" . "Abbiamo sempre detto no. Sono pronto a un confronto con Conte su questo, se viene qui fa la figura del bugiardo o dello smemorato, sono pronto quando vuole".

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