Clima infuocato oggi al Senato nel corso dell'assemblea dei parlamentari 5 Stelle, convocata per sciogliere i nodi dell'elezione del nuovo capogruppo e degli altri componenti del direttivo. A quanto si apprende, durante la riunione si sarebbe parlato anche dei poteri del capo politico Luigi Di Maio: diversi senatori, spiega una fonte grillina, premono per un "allargamento dell'area decisionale".
Da qui l'idea di modificare lo statuto del gruppo per limitare le competenze del leader pentastellato: e c'è chi addirittura invoca l'intervento del garante Beppe Grillo. "Di Maio - riferisce la stessa fonte all'Adnkronos - è capo politico ma anche ministro degli Esteri, si troverà spesso all'estero per motivi istituzionali e non potrà badare costantemente al Movimento. Prima della caduta del governo 5 Stelle-Lega si era parlato della creazione di una segreteria, poi la crisi politica ha rallentato questo processo. Ora ci aspettiamo che si faccia ciò che è stato promesso".
In occasione dell'assemblea sarebbe stato toccato anche il tema Umbria: un accordo, quello sul candidato civico condiviso col Partito democratico, "che ci è volato sopra la testa", si sfoga un senatore grillino.
"Nel corso dell'assemblea odierna dei senatori del M5S - ha spiegato in una nota Gianluca Perilli, capogruppo vicario al Senato - è stata avviata la procedura per l'individuazione del nuovo capogruppo. E' stato aperto l'iter per la presentazione delle candidature e delle rispettive 'squadre' che dovranno comporre il prossimo direttivo del gruppo M5S a Palazzo Madama. L'obiettivo è arrivare ad Italia 5 Stelle con il nuovo capogruppo".
Il termine per la presentazione delle candidature era stato fissato per le 21 di questa sera in una mail inviata a tutti gli eletti alcuni giorni fa. "Non ci sarà un ballottaggio", fanno sapere fonti pentastellate, "perciò proveremo ad arrivare alla votazione di un capogruppo il più condiviso possibile". In queste ore hanno ufficializzato la propria candidatura come capigruppo alla Camera Francesco Silvestri e Anna Macina. Per quanto riguarda invece il Senato, oltre al nome di Perilli si fa anche quello dell'ex ministro Danilo Toninelli.