Il 79,3% degli attivisti dà il via libera all'accordo coi dem. Affluenza forte, votano oltre 79mila: "Record mondiale". Le linee del programma: i 26 punti. Pd: "Siamo alle battute finali". L'Associazione in una nota: "Nessun attacco hacker". Il notaio Tacchini: "Verifiche garanzia e limpidezza"
Gli attivisti del M5S danno il via libera al governo con il Pd. Il 79,3% ha votato sì (63.146 voti) mentre il 20,7% no (16.488 voti). La votazione della base M5S, chiamata a decidere se dare o meno il ok alla nascita di un governo 5 Stelle-Pd guidato da Giuseppe Conte, è terminato alle 18 ma si sono registrati dei rallentamenti legati, a quanto si apprende, alla 'lentezza' registrata dal Blog delle Stelle, che era sovraccarico.
RECORD VOTI - La partecipazione al voto è stata molto alta. "Dalle 9 alle 18" hanno espresso "la propria preferenza 79.634 iscritti, su una base di aventi diritto che, alla mezzanotte del 2 settembre 2019, ha raggiunto il numero di 117.194 iscritti. È un record mondiale di partecipazione a una votazione politica online in un solo giorno" spiega l'Associazione Rousseau. "Il picco - viene sottolineato - si è raggiunto nelle prime due ore di votazione nel corso delle quali hanno votato oltre 30.000 cittadini: un traffico addirittura 10-12 volte superiore rispetto a quello del primo turno di votazioni per la scelta dei candidati del MoVimento 5 Stelle alle elezioni europee".
IL QUESITO - Il quesito su cui gli iscritti hanno dato una risposta è stato il seguente: "Sei d'accordo che il M5S faccia partire un governo, insieme al Partito Democratico, presieduto da Giuseppe Conte?". Il voto è stato definito "determinante" da Luigi Di Maio e "record" dal presidente di Rousseau, Davide Casaleggio.
I DISAGI - La consultazione on line ha fatto registrare qualche disagio . Numerosi iscritti, tra cui anche diversi parlamentari del MoVimento, hanno segnalato difficoltà nell'accesso all'area voto del sistema operativo, forse a causa delle troppe visite sul sito. "L'elevato afflusso di utenti sul sistema, in queste prime fasi, ha generato una 'coda' di richieste che ha causato piccoli rallentamenti nell'ordine dei 10 secondi (nello specifico tra le ore 10:41 e le ore 12:00) - fa sapere l'Associazione Rousseau -. È stato, tuttavia, in ogni momento garantito il regolare svolgimento delle votazioni".
"NESSUN ATTACCO HACKER" - "Nel corso dell'intera procedura di voto - viene spiegato - non è stato rilevato nessun attacco informatico diretto alla piattaforma Rousseau. Sono stati invece rilevati tentativi di attacchi nella giornata di venerdì 30 agosto 2019 che, tuttavia, il sistema ha respinto immediatamente confermando solidità e sicurezza della piattaforma". "In considerazione dell'elevato afflusso di votanti, grazie alla nuova Area Voto attiva da 5 mesi, è stato possibile scalare in tempo reale l'infrastruttura sottostante (numero di nodi, scaling dei servizi di backend, capacità computazionale del DB) andando a soddisfare tutte le richieste e garantendo tutti i requisiti in termini di sicurezza e velocità", si legge sempre nel post pubblicato da Rousseau. "Ancora una volta - prosegue l'Associazione - il MoVimento 5 Stelle si è confermata l'unica forza politica che dà la possibilità, attraverso la piattaforma Rousseau, a tutti i propri iscritti di partecipare a scelte fondamentali e contribuire alla scrittura della storia del nostro Paese".
IL NOTAIO DI ROUSSEAU: Parla di "verifiche di garanzia e trasparenza" Valerio Tacchini, il notaio incaricato di certificare il voto sulla piattaforma Rousseau: "Ho avuto accesso al sistema di voto e, in base a quello che ho visto, ho certificato il voto come avete visto nel documento pubblicato. In più, a supporto di questo, abbiamo allegato una dichiarazione di un tecnico di una società terza specializzata nel settore. Il tutto a garanzia di limpidezza e trasparenza".
GOVERNO ALLE BATTUTE FINALI - Per quanto riguarda squadra e programma per l'eventuale governo giallorosso, intanto, i capigruppo pentastellati e dem sono tornati a vedersi nel pomeriggio, di nuovo a palazzo Chigi, con Conte, per completare il lavoro. "Tutti i punti sono stati affrontati e risolti" ha riferito il capogruppo Pd al Senato, Andrea Marcucci. Accanto Al taglio del numero dei parlamentari "ci sono interventi normativi compresa la legge elettorale". E sui decreti sicurezza, ha aggiunto, si lavorerà innanzitutto "tenendo conto dei rilievi del Colle". Gli fa eco Paola De Micheli, vicesegretaria del Pd: "Siamo alle battute finali di un grande, serio e profondo lavoro per dare un nuovo governo al Paese".