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Trenta: "Giusto che Salvini spieghi in Parlamento"

Dalla tenuta del governo al cosiddetto 'Russiagate', intervista con la titolare della Difesa ad 'AdnKronos Live': "Il ministro dell'Interno ha detto di essere disponibile, sono contenta"

(AdnKronos)
(AdnKronos)
16 luglio 2019 | 16.04
LETTURA: 4 minuti

"Penso sia sempre giusto dare spiegazioni alle Camere, perché è il Parlamento che ci dà la fiducia. Ogni volta che nasce un dubbio è giusto spiegare, anche per noi stessi, per trasparenza. Salvini, poi, ha detto di essere disponibile: sono contenta". Lo ha detto la ministra della Difesa Elisabetta Trenta a 'AdnKronos live' parlando della richiesta di chiarimenti in Parlamento a Matteo Salvini per il 'Russiagate'. "Chiarire è un atto di trasparenza per i nostri alleati e per il nostro Paese - ha sottolineato - è giusto farlo".

"Conte è il premier, svolge il suo lavoro perfettamente" ha aggiunto, rispondendo a una domanda sul tavolo che si è svolto al Viminale tra il ministro dell'Interno e le parti sociali. Incontro definito "politico" dalla titolare della Difesa, per la quale "Salvini può anche vedere le parti sociali ma da capo politico". E "non bisogna confondere le cose" ha detto Trenta. Inoltre, se quello di Salvini "è un incontro politico, non crea imbarazzo" la presenza del sottosegretario dimissionario alle Infrastrutture, Armando Siri: "Ma deve essere un incontro politico".

"Se fa le cose per i cittadini, questo governo durerà" ha proseguito poi la ministra, in merito alla tenuta dell'alleanza gialloverde. E ancora: se il viceministro Massimo Garavaglia sarà condannato, "assolutamente sì", deve dimettersi. "E' scritto nel contratto - ha detto la ministra Trenta - e ci sono alcuni punti fermi".

La missione Sophia "non è decotta e non è morta, è stata un po' affievolita la sua capacità. Io l'ho difesa sempre e la difendo, è stata uno strumento eccezionale, ci ha dato il grande vantaggio di lavorare con la Guardia Costiera libica" ha detto Elisabetta Trenta.

"Sophia va un po' cambiata, bisogna cambiare le regole di sbarco con una condivisione europea più ampia, va ampliato il mandato per coprire il traffico del petrolio - ha aggiunto la ministra della Difesa -. Io sono per un potenziamento di Sophia".

"Spero proprio di no, non ne abbiamo bisogno - ha poi detto, parlando di eventuali tagli alla Difesa nella prossima manovra - abbiamo bisogno di investire di più". E poi "spero in una soluzione favorevole" del caso Marò: sono "persone attente" e hanno "affrontato la vicenda con dignità militare".

Sulla legge sull'uranio impoverito a tutela dei militari, "spero che per settembre inizierà il procedimento legislativo, i contenuti del provvedimento sono già determinati - ha detto Trenta -, in realtà sto decidendo se andare avanti con una legge o fare un decreto legge, perché è una questione importante e irrisolta da tanto tempo. Un decreto, dunque per velocizzare l'iter".

"Il blocco navale non si può fare, è un atto di guerra. Ma ci sono cose che si possono fare: oggi ho firmato una lettera al Capo di stato maggiore della Difesa per rafforzare la polizia marittima" ha detto la ministra della Difesa che, sui rimpatri, ha sottolineato: "Si può fare di più e si deve fare di più se si è promesso qualcosa. So che ci sono problemi ma possiamo intensificare e spero venga fatto velocemente".

La questione F35 "è Conte che dovrà definirla. Dovemmo farlo abbastanza presto perché è necessario decidere cosa fare" ha detto poi Trenta che, infine, su Virginia Raggi, ha detto: "E' una vera forza della natura. Io spero che la Regione Lazio si sia distratta per la mancanza del piano rifiuti e che il provvedimento preso poco tempo fa con il ministro dell'Ambiente sia stato ritardato per distrazione e non politicamente, perché Roma è di tutti e tutti si devono impegnare, spero anche la Regione Lazio".

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