"Quella norma va cambiata nel primo provvedimento utile". Parola del vicepremier e ministro Luigi Di Maio, che interviene nel dibattito sullo stop alle agevolazioni Ires per gli enti non commerciali previsto in manovra, norma che penalizzerebbe le attività di volontariato e di assistenza sociale. "Si volevano punire coloro che fanno finto volontariato - spiega ancora Di Maio - e ne è venuta fuori una norma che punisce coloro che hanno sempre aiutato i più deboli. Non possiamo intervenire nella Legge di Bilancio perché si andrebbe in esercizio provvisorio. Ma prendo l'impegno di modificarla nel primo provvedimento utile. Inoltre, abbiamo sentito la comunità dei Frati di Assisi, che ringraziamo per il loro instancabile impegno, e li incontreremo quanto prima".
E dopo Di Maio, anche il premier Giuseppe Conte interviene sulla polemica: "Le iniziative di solidarietà degli enti non profit - scrive su Facebook il presidente del Consiglio - anche alla luce del principio di sussidiarietà, rappresentano uno strumento essenziale per un’efficace politica di inclusione sociale e di effettiva promozione della persona. Il governo ha ben presente tutto questo e al Terzo settore sin dall’inizio ha dedicato grande attenzione. Per questo in merito alla norma sull’Ires formulata nella legge di Bilancio attualmente in discussione alla Camera dei Deputati, provvederemo quanto prima, a gennaio, a intervenire per riformulare e calibrare meglio la relativa disciplina fiscale".
Sul caso, nel primo pomeriggio, arriva quindi una nota del vicepremier Matteo Salvini: "Dopo aver incontrato e ascoltato tanti presidenti ed associazioni, garantisco l'impegno del governo ad intervenire per aiutare le tante associazioni di volontariato che utilizzano solo a scopi sociali i loro fondi, ci sarà invece massimo rigore con i 'furbetti' che fanno altro".
E in serata interviene anche il ministro dell'Economia Giovanni Tria: all'interno del volontariato, spiega, ''ci sono molti fenomeni di distorsione della concorrenza. Bisogna distinguere chi va sostenuto e chi no'', dice il ministro, ricordando che la misure introdotta nel ddl bilancio, che riduce le agevolazioni per gli enti non commerciali, riguarda la tassazione di utili.