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Assalto al Congresso Usa, Teodori: "Trump è il mandante"

(Afp)
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07 gennaio 2021 | 15.14
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"La banda che ha invaso il Campidoglio ha potuto compiere un’azione impensabile solo perché per quattro anni Trump ha legittimato e coperto i violenti. I gruppi sono stati incitati dal Presidente uscente in nome di un fasullo patriottismo a scagliarsi contro il regolare processo democratico-elettorale, che ha attribuito la vittoria a Biden. Senza l’ombrello trumpiano, nessun gruppo, per quanto fazioso ed estremista, avrebbe osato tanto. Trump è il mandante dei disordini come dimostra perfino il suo discorso durante l’irruzione al Congresso". Così Massimo Teodori, storico e saggista, esperto di politica e istituzioni americane, spiega all'Adnkronos come legge i tragici fatti di ieri a Washington.

Secondo Teodori non si è trattato di un tentato golpe. "Un golpe, tanto più in una democrazia ben congegnata come quella degli Stati Uniti, ha bisogno di ben altro di un gruppo di disperati che volevano farsi fotografare sugli alti scranni del Senato. C’è una tragica (per la democrazia americana), oltre che folcloristica continuità tra la politica dei tweet, la retorica di un Presidente psicologicamente disturbato, che pretende di essere sempre e comunque vincente, e l’irruzione al Congresso della banda mascherata da 'patrioti' della bandiera confederata, tanto cara ai suprematisti bianchi".

Se l'assalto al Campidoglio è potuto avvenire, secondo Teodori è perché "c’è stata una complicità interna: le Forze dell’Ordine e l'Intelligence sono state passive, mentre avrebbero dovuto proteggere la massima istituzione Usa, senza arrivare a tanto".

"E questo è l’aspetto inquietante -prosegue- che però era stato preannunciato dalla dichiarazione di alcuni ex ministri della Difesa a favore della neutralità dei militari. Avevano intuito la pericolosità delle incitazioni di Trump a convergere su Washington per impedire la consacrazione del nuovo Presidente. Il problema della fedeltà dei corpi armati si porrà immediatamente e con forza al successore di Trump".

Cos'altro possiamo immaginare nell'immediato futuro? "E’ probabile che nonostante la profonda divisione presente nella società, tutta la vicenda -gravissima per la salute della democrazia americana- si risolva nel definitivo tramonto del tycoon come leader del Partito Repubblicano, già ora abbandonato da molti esponenti. L’ex Presidente si porrà a capo dei manipoli complottisti, anche se il 'trumpismo' -inteso come stato d’animo delle masse dei dimenticati non urbani- procederà".

(di Rossella Guadagnini)

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