La fidanzata del sospetto attentatore di Nashville aveva avvisato lo scorso anno la polizia del fatto che Anthony Q. Warner stava costruendo ordigni esplosivi nel camper a bordo del quale si è fatto esplodere nella notte di Natale. Secondo documenti ottenuti dal quotidiano The Tennessean, la polizia andò a casa di Warner dopo che il 19 agosto del 2019 la sua fidanzata riferì, su indicazione dell'avvocato di famiglia, che Warner "stava costruendo ordigni nel camper parcheggiato nella sua residenza".
L'avvocato Raymond Throckmorton avrebbe anche affermato che Warner "sapeva cosa stava facendo ed era in grado di assemblare una bomba". Quando la polizia si recò a casa di Warner, vide il camper parcheggiato dietro l'abitazione ma "non vide segni di crimini e non aveva l'autorità di entrare nella sua abitazione o nella sua proprietà recintata", ha detto al quotidiano il portavoce della polizia di Nashville Don Aaron.
Fu inviata una segnalazione all'Fbi che non trovò nulla nei suoi file a carico di Warner. E dopo questi fatti, conclude il portavoce della polizia, non vi furono "altre informazioni a riguardo all'attenzione del dipartimento o dell'Fbi".
Le nuove rivelazioni arrivano dopo che ieri alcuni dei vicini di Warner hanno riferito che l'uomo qualche giorno prima dell'esplosione - in cui sono rimaste ferite tre persone e sono stati danneggiati 41 negozi - aveva detto che il mondo "non si sarebbe dimenticato di me".