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Virus Cina, pronto il volo per rimpatrio di 60 italiani

In partenza giovedì dall'Italia, dopo le autorizzazioni da parte cinese: raggiungerà l'aeroporto di Wuhan con personale medico specializzato

(Afp)
(Afp)
29 gennaio 2020 | 12.35
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Sono una sessantina, su un totale di 70 che si trovano a Wuhan, gli italiani che hanno scelto di rientrare con il volo che partirà domani dal nostro Paese per riportarli a casa. Lo ha precisato Stefano Verrecchia, capo dell'Unità di crisi della Farnesina, parlando con Sky Tg24, assicurando che "il nostro interesse è di farli tornare il prima possibile per far cessare questa situazione complessa per i nostri connazionali" che si trovano nell'area del focolaio del nuovo coronavirus.

"Abbiamo messo in atto - ha poi spiegato Verrecchia parlando con Rai News - una collaborazione con il comitato interforze, il ministero della Difesa, il ministero della Sanità e l'ospedale Spallanzani un aereo che dovrebbe partire domani dall'Italia per riportare i nostri connazionali che si trovano nell'area di Wuhan". Il capo dell'Unità di crisi della Farnesina ha ricordato che la soluzione via terra, che era stata prospettata in un primo momento, era "più complessa anche per ragioni di quarantena, da una città della Cina dell'altra, dove sarebbero dovuti andare, appesantendo notevolmente la situazione dei nostri connazionali".

Verrecchia ha quindi ricordato che si è ancora in attesa delle autorizzazioni da parte delle autorità cinesi, "noi stiamo lavorando con la nostra ambasciata in Cina, che sta facendo un lavoro eccezionale in questi giorni, per ottenere queste autorizzazioni che sono complesse". A bordo del volo, che non sarà a pagamento, ha precisato, ci sarà "personale medico, perché naturalmente dovrà essere fatto qualche controllo sia in partenza che in arrivo e il ministero della Sanità sta predisponendo tutti gli strumenti per mettere in sicurezza i connazionali", che comunque al momento stanno bene.

Infine, il capo dell'Unità di crisi della Farnesina ha ricordato che "non c'è uno sconsiglio per i viaggi in Cina, in linea con gli altri Paesi europei, si sconsiglia l'area di Wuhan". "Stiamo valutando - ha concluso - anche in rapporto con le informazioni che arrivano dalle autorità cinesi se la situazione debba avere un cambiamento, ma in questo momento no".

Secondo quanto riporta in una nota l’Unità di Crisi della Farnesina, il velivolo raggiungerà direttamente l’aeroporto di Wuhan con a bordo personale medico specializzato, infermieri e adeguato equipaggiamento sanitario per garantire un trasporto sicuro. All'arrivo in Italia, i connazionali seguiranno un protocollo sanitario definito dal ministero della Salute.

DI MAIO - "Il governo italiano è impegnato per dare il massimo supporto ai nostri connazionali in Cina" ha scritto su Twitter il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ricordando che giovedì "parte un volo per il rimpatrio degli italiani che si trovano a Wuhan".

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