Il ministro degli Esteri al segretario di Stato americano: "Situazione molto preoccupante". E sottolinea: "Nella Nato vogliamo essere protagonisti"
La questione dei dazi degli Stati Uniti contro le imprese italiane "è molto preoccupante, noi faremo di tutto per difendere le imprese". Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, rivolto al segretario di Stato americano Mike Pompeo, al termine dei loro colloqui a Villa Madama. Sul tavolo, tra l'altro, anche la Libia, il 5G e il contributo italiano alla Nato.
E proprio sul fronte Libia, "il ruolo degli Stati Uniti è importante nel lavoro che potremo fare insieme per stimolare tutti i protagonisti di questa vicenda per andare verso il cessate il fuoco senza alimentare le tensioni e, anzi, provando una de-escalation" ha detto Di Maio.
LIBIA - "La conferenza di Berlino, se preparata bene, cercando di inglobare il più possibile gli attori di questo confitto, credo possa portare ad un ulteriore passo in avanti in direzione del cessate il fuoco e di un processo politico - ha proseguito il ministro degli Esteri, parlando dell'appuntamento internazionale che dovrebbe tenersi a fine ottobre - che porti alla stabilizzazione della Libia".
IRAN - Inoltre, sul dossier iraniano, "è chiaro ed evidente che si conviene sul fatto che la soluzione dal punto di vista del governo italiano deve essere quella di favorire la de-escalation ed è anche chiaro che questo non vuol dire essere neutrali rispetto ad una regione che vede delle tensioni. Chiaramente l'Italia è preoccupata" ha detto Di Maio.
NATO - Che, in apertura di conferenza stampa, ha assicurato: "L'Italia è alleata degli Stati Uniti, fa parte del Patto atlantico, vogliamo essere protagonisti del Patto atlantico, della Nato e stimolare la nostra storica alleanza verso nuove sfide diplomatiche che devono riguardare la stabilità dei nostri Paesi, la crescita, lo sviluppo economico e sociale".
CINA - Il nostro Paese, ha detto ancora Di Maio, "non ha nessuna intenzione di partecipare ad accordi commerciali che possano ledere la nostra sovranità come Stato, siamo molto attenti a inserire tutte le garanzie affinché si rispettino le normative e i principi europei che regolano i nostri rapporti commerciali con gli altri Paesi Ue" ha assicurato in riferimento alle preoccupazioni degli Stati Uniti per la firma dell'Italia al memorandum sulla via della Seta. Il titolare della Farnesina ha sottolineato che ci sono "differenze tra i memorandum of understanding commerciali e le relazioni politiche e le preoccupazioni rispetto alle infrastrutture strategiche". Ma "spero che in futuro si possano rafforzare anche di più gli accordi tra Italia e Stati Uniti per mettere in sicurezza le nostre infrastrutture strategiche".
Dopo l'incontro a Vlla Madama, la colazione a cui partecipano la moglie di Pompeo Susan e la compagna di Di Maio (foto AdnKronos in basso). Nel pomeriggio, per il segretario di Stato Usa, visita al Colosseo e al Museo di Villa Borghese; poi alle 17:30 incontro con i dipendenti delle tre sedi diplomatiche statunitensi a Roma e con le loro famiglie.
Giovedì, terzo ed ultimo giorno della visita in Italia, il capo della diplomazia statunitense sarà ricevuto in udienza privata da Papa Francesco. Infine, la tappa a Pacentro, paese dell'Abruzzo da cui proveniva parte della famiglia del segretario di Stato italoamericano.