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Al Pentagono il numero due di Mattis

(Afp) - AFP
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24 dicembre 2018 | 09.22
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Infuriato per le polemiche provocate dalla lettera di dimissioni di Jim Mattis, Donald Trump a sorpresa anticipa di due mesi l'uscita dal Pentagono del generale a riposo e nomina l'attuale numero due, Patrick Shanahan, ministro della Difesa facente funzioni. L'ex manager della Boeing quindi assumerà il primo gennaio la guida del Pentagono in un momento delicatissimo, dopo l'annuncio a sorpresa della decisione di Trump di avviare il ritiro dalla Siria e dall'Afghanistan.

Una decisione che ha provocato non solo le dimissioni di Mattis, ma anche dell'inviato Usa per la lotta allo Stato Islamico, Brett McGurk. Fonti dell'amministrazione assicurano che Trump intende avviare subito la ricerca del nuovo segretario alla Difesa. La decisione di Trump di rimuovere immediatamente Mattis dall'incarico viene interpretata come un segno della rabbia del presidente che, secondo quanto rivelano alcune fonti dell'amministrazione, sospetta che il generale si sia volontariamente prestato a una campagna mediatica contro di lui.

Costretto a cancellare le vacanze di Natale in Florida dallo shutdown del governo federale che lui stesso ha voluto, Trump ha trascorso il weekend chiuso alla Casa Bianca guardando per ore i canali all news, come è solito fare, infuriandosi sempre di più per il modo in cui Mattis veniva rappresentato, come l'eroe che si è opposto agli impulsi del presidente. A questo punto, Trump ha dato indicazioni al segretario di Stato, Mike Pompeo, di informare il capo del Pentagono che veniva rimosso con due mesi di anticipo rispetto alla data di febbraio, fissata per permettere di passare le consegne al suo successore. Trump poi ha formalizzato la decisione via Twitter, come è solito fare: "Patrick ha una lunga lista di successi come vice segretario e precedentemente alla Boeing. Sarà grande!". Con la nomina di Shanahan si allunga la lista dei membri dell'amministrazione Trump - che in meno di due anni di vita ha visto decine di licenziamenti e dimissioni - che hanno nomine temporanee, dopo il capo dello staff, l'attorney general e il capo dell'agenzia ambientale Epa.

CHI È PATRICK SHANAHAN - A differenza di Mattis, il nuovo ministro della Difesa ad interim non ha alle spalle un'esperienza militare, né particolare esperienza in politica estera. Quello che Shanahan può vantare è una ultra decennale carriera alla Boeing, dove si è occupato dei programmi di aviazione civile e di difesa missilistica del colosso industriale Usa, conquistandosi il soprannome di "Mr. Fix it", l'aggiustacose. Quel che il presidente Trump apprezza di Shanahan, riferiscono fonti dell'Amministrazione al Washington Post, sono le sue capacità di negoziazione con le aziende fornitrici del Pentagono. Un aspetto che invece Mattis non ha mai particolarmente curato, suscitando il malumore di Trump. Sin dal suo arrivo al Pentagono, Shanahan ha spinto molto sulla necessità di rendere il dipartimento della Difesa più efficiente e più 'business friendly'. L'ex manager della Boeing ha inoltre appoggiato fin da subito il desiderio di Trump di creare una forza spaziale, che era invece avversata da molti generali.

Intanto James Mattis, con quello che molto probabilmente sarà uno dei suoi ultimi atti come capo del Pentagono, ha firmato l'ordine per il ritiro delle truppe Usa dalla Siria, decisione presa da Trump nonostante le resistenze e il parere negativo dell'ormai segretario alla Difesa uscente. "L'ordine di esecuzione è stato firmato", ha rivelato una fonte del Pentagono alla Cnn senza fornire ulteriori dettagli. Nell'ordine dovrebbero essere contenuti i dettagli logistici del ritiro, definendone modi e tempi.

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