Il presidente dell'Anp (associazione Nazionale Presidi) Lazio Mario Rusconi sottolinea anche l'importanza dell’équipe psicopedagogica
di Stefania Quaglio
Per l'avvio del prossimo anno scolastico è necessario ripristinare, dal prossimo settembre "la figura del medico scolastico e dell’équipe psicopedagogica". A lanciare la proposta, per supportare genitori, studenti e docenti nella ripresa post pandemia il presidente dell'Anp (associazione Nazionale Presidi) Lazio Mario Rusconi, riproponendo due questioni che l'associazione ha da anni posto all'attenzione delle istituzione e dell'opinione pubblica e che "oggi risultano ancora più evidenti".
"Per la riapertura delle scuole il prossimo 14 settembre - sottolinea Rusconi all'Adnkronos - il Ministero dell'Istruzione sta ipotizzando diverse misure da predisporre. Tra i diversi temi da affrontare anche quello sanitario e in questo senso risultano molto utili gli accorgimenti e i consigli del Comitato Tecnico Scientifico dello scorso 26 giugno" e, in questo momento evidenzia, torna urgente riaprire la questione del ripristino del "medico scolastico e dell’équipe psicopedagogica delle scuole”.
Per il presidente dell’Anp-Lazio, infatti "il presidio igienico-sanitario, eliminato da oltre vent’anni, che svolgeva un’importante funzione diagnostico-preventiva in tutte le scuole attraverso, ad esempio, costanti controlli della vista, delle infezioni batteriche e virali, delle vaccinazioni e più in generale dello stato di salute complessivo degli studenti", risulta quanto mai necessario, così come "i medici scolastici che nel formulare la singola cartella clinica per ogni alunno, aggiornata nel tempo con i vari controlli, sono risultati un punto di riferimento per gli insegnati e le famiglie”.
"A maggior ragione considerando oggi la riapertura totale delle scuole a settembre - sottolinea Rusconi - ripristinare la figura professionale del medico scolastico si rivelerebbe fondamentale per una corretta gestione delle profilassi antivirus che dovranno essere messe in atto per evitare i contagi. È auspicabile - ribadisce - che, nel porre mano ad una ridefinizione del sistema sanitario nazionale, si preveda una ipotesi organizzativa, praticabile ed efficace, di questo servizio, sia pure su una base territoriale che comprenda più istituti scolastici diventando vero snodo tra la sanità, le migliaia di famiglie, i giovani e l'intera società”.
D’accordo con Rusconi è Alberto Villani, presidente della Società Italiana di Pediatria, secondo cui "l’educazione e la cultura sanitaria nelle scuole è fondamentale 'il Medico scolastico ne sarebbe tutore e garante'”. A Rusconi e Villani si unisce Italo Angelillo, presidente della società Italiana di Igiene Medicina Preventiva e Sanità Pubblica, che sostiene: "La medicina scolastica può trovare nel Dipartimento di Prevenzione, preposto alla tutela della salute collettiva, un importante riferimento”.
"L'altra questione da risolvere con pari urgenza alla ripresa del nuovo anno scolastico - prosegue Rusconi - riguarda l'équipe psicopedagogica, formata da psicologi scolastici e da esperti di pedagogia. Infatti c’è da chiedersi quale sarà il supporto psicologico diffuso che troveranno i nostri ragazzi con il loro ritorno tra i banchi e dopo essere rimasti per tanto tempo chiusi in casa a seguire la didattica digitale. Per molti di loro - evidenzia il presidente dell'Anp Lazio - si sono create situazioni emotive più o meno gravi da risolvere proprio con interventi di supporto di équipe psicopedagogica, che tra l’altro potrebbero essere di grande aiuto professionale per gli interventi formativi che dovranno mettere in cantiere i docenti, e offrendo anche supporto ai genitori che si troveranno ad affrontare atteggiamenti difficili di molti ragazzi. Anche in questo caso sono ipotizzabili équipe territoriali che coinvolgano più istituti".
"Già alcuni anni fa - ricorda Rusconi - numerosi presidi del Lazio, in sintonia con l'ordine degli psicologi, con docenti di facoltà universitarie e con rappresentanti del mondo dell'istruzione, hanno elaborato una proposta in questa direzione alla Regione Lazio, articolando le specifiche della professione di medico scolastico e dell’équipe psicopedagogica. Ci auguriamo - conclude - che viste le attuali necessità si possa riprendere questo ragionamento con l’assessore alla sanità della Regione Lazio affinché possa essere varato un provvedimento normativo, adeguatamente finanziato, per trasformare in realtà operativa questa proposta".